Pasquale Manganiello – Sesta puntata di “Locali Storici”, la rubrica che ci conduce nel mondo dei locali irpini e sanniti, punti di riferimento per migliaia di giovani di diverse generazioni. Dopo Konig Bier, Chromazone, Mad House, Dragonfly e XIII Secolo, oggi torniamo nel Sannio e parliamo del “Morgana“.
Il locale situato al centro di Benevento ha recentemente festeggiato i suoi primi 10 anni di attività. I tre titolari, Rosa Razzano, Vittorio Scocca ed Ernesto Razzano, ci hanno raccontato ricordi, emozioni, evoluzioni, scelte musicali e progetti per il futuro.
“Sono davvero tante le belle serate di musica live che oramai proponiamo da 10 anni – spiega Vittorio Scocca – di sicuro la serata di maggior successo è stata quella con Niccolò Fabi, non solo per il concerto in sè ma anche per il riconoscimento che il noto cantautore ci ha attribuito per il lavoro che svolgiamo con passione e dedizione da oramai molto tempo, precisando che posti come il nostro vanno protetti perché ultimi luoghi di resistenza musicale. Ricordo che nei giorni successivi al concerto venivano a trovarci ancora persone che, non conoscendo il Morgana, volevano vedere dove avesse suonato Niccolò Fabi, osservando il locale con curiosità.”
“Non c’è un unico live che ricordo con maggiore affetto, sono tanti gli amici e musicisti ai quali ci siamo legati nel tempo, ognuno per caratteristiche umane e musicali differenti. Dal punto musicale, la gioventù beneventana è sempre molto attenta alla nuova musica italiana emergente. Conoscono i gruppi e i testi delle canzoni a memoria, cantandole a squarciagola durante i live, vengono ai concerti in maniera mirata e con partecipazione e c’è maggiore consapevolezza della musica appartenente al filone “indie” che in questi ultimi due anni ha acquisito una forte visibilità a livello nazionale. Grazie al successo di artisti quali Calcutta, Thegiornalisti, Cosmo, Motta, Brunori Sas etc molte persone si sono avvicinate a questo filone espandendo la loro conoscenza su musicisti e band affini che prima facevano fatica a trovare una serata e che ora, invece, riempiono club e palazzetti.”
La musica dal vivo è stata sempre una prerogativa del Morgana, uno dei pochi locali campani che ha dato la possibilità di suonare live a band e artisti emergenti da tutta Italia. Una scelta precisa che proviene da una profonda passione per la musica come ci racconta Ernesto Razzano:
“La passione per la musica è alla base di tutto e per molti aspetti precede il progetto del Morgana. Credo che uno dei punti di forza di un posto come il Morgana sia la continuità nel tempo nella scelta di proporre progetti inediti, da quelli più vicini a noi legati al territorio, a quelli nazionali e quando ce n’è l’opportunità anche quelli internazionali di passaggio in Italia.
Col tempo e la serietà nel lavoro poi ti guadagni anche la fiducia di agenzie e promoter che, sebbene conoscano le dimensioni ridotte del posto, sanno anche che vanno sul sicuro per quanto riguarda tanti altri aspetti altrettanto importanti, da quelli tecnici a quelli legati all’accoglienza e alla visibilità. Questo cosiddetto “circuito” musicale vive un momento di grande cambiamento. Se da una parte probabilmente abbassa il livello qualitativo, dall’altra negli ultimi due anni vede una maggiore partecipazione di pubblico ai live e una maggiore attenzione da parte dei grossi media, soprattutto radio e web, che in pochi mesi permette a band di fare un importante salto dai piccoli live club a grossi palcoscenici.
Questo – conclude Ernesto – credo che ridefinirà e forse chiarirà meglio quello che con molta approssimazione viene definito circuito “indie” in Italia. In America per esempio è indie chi rifiuta le logiche di mercato per anni per non scendere a compromessi con la propria musica, i Fugazi ne sono stati un esempio lampante. In Italia spesso, non sempre ovviamente perché c’è ancora fortunatamente una fetta che rifiuta certe logiche, si definisce “indie” chi non riesce a essere altro. Poi ci sono fenomeni recenti come Calcutta, TheGiornalisti, e altri che abbiamo avuto poco tempo fa al Morgana e che ora riempiono palasport. Loro hanno giustamente e con merito occupato quello spazio lasciato “libero” dal pop maintream che nel frattempo è morto dietro ai format televisivi.”
E’ indiscusso che il Morgana abbiamo avuto un imprinting considerevole sui giovani che lo frequentano assiduamente. Rosa Razzano ci spiega qual è la forza di questo locale:
“Sicuramente l’idea è quella quella di dare loro un posto dove potersi sentire a casa.
Un posto internazionale ma confidenziale, dove poter conoscere gruppi musicali provenienti da tutta Italia e non solo. Gruppi nuovi, più o meno conosciuti, sicuramente interessanti, senza più doversi spostare fuori dalla propria città.
Ma anche un posto dove la qualità si cerca di metterla un po’ in tutte le cose!”
Come si è evoluto il locale in questo decennio e quali sono i progetti per il futuro?
“Sicuramente manteniamo la coerenza del progetto iniziale – afferma Rosa – e speriamo di poter continuare ad essere seguiti e riconosciuti come lo siamo stati in questi dieci anni.”