FOTO/ Locali Storici, il Dragonfly tra ricordi speciali ed uno sguardo rivolto al futuro

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Pasquale Manganiello – Quarta puntata di “Locali Storici”, la rubrica che ci conduce nel mondo dei locali irpini e sanniti, punti di riferimento per migliaia di giovani di diverse generazioni. Dopo Konig Bier, Chromazone e Mad House, stavolta parliamo del Dragonfly, locale storico di Montefalcione che pochi giorni fa ha festeggiato i primi 10 anni di attività, e lo facciamo con il titolare Carmine Angiuoni.

“L’idea è nata dalla voglia di fare qualcosa di diverso – racconta Carmine – di creare un posto dove la gente si sentisse a casa appena varcata la soglia, un posto dove trascorrere del tempo senza mai annoiarsi. Da un po’ della mia esperienza che avevo maturato in questo campo e molto dalla creatività di Marianna Musto: ecco così è nato il Dragonfly.

Qual è stato l’imprinting del locale sui giovani della provincia e come si è evoluto in questo decennio?

“La continua ricerca di novità e unicità ci ha sempre contraddistinti nello scenario dei locali irpini, il non replicarci mai. Oltretutto al Dragonfly si è sempre stati bene insieme, non ha avuto mai importanza da dove venivano i ragazzi, insomma mai nessuno da noi ha sofferto di campanilismo. Nel nostro piccolo volevamo eliminare proprio questo.

Il nostro sogno di far diventare il Dragonfly punto di incontro e isola felice si è realizzato anche grazie alla comunità di Montefalcione dove c’è mentalità e spirito di aggregazione. Oggi vedo che tutti si rispettano e stanno insieme senza alcuna tensione; sono nate amicizie, fidanzamenti e perfino matrimoni grazie ad incontri che sono avvenuti qui da noi. Proprio io sono la prova vivente dell’effetto Dragonfly visto che è qui che ho conosciuto la mia compagna da cui ho avuto due meravigliosi bambini.”

La musica dal vivo è stata una prerogativa del Dragonfly che ha dato la possibilità di suonare live a band emergenti. Continuerete su questa strada?

“Certamente. All’inizio di quest’avventura, diciamo i primi 4 anni, facevamo soprattutto cover band ma ci siamo resi conto che le serate e i gruppi proponevano sempre le stesse cose; allora abbiamo deciso di cambiare, dando spazio a gruppi emergenti. Siamo andati un po’ controcorrente ma ci siamo resi subito conto che quella era la strada giusta. Adesso facciamo musica live quasi tutti i venerdì, rigorosamente con band emergenti.”

Tra la tante serate piacevoli vissute nel locale a Montefalcione, quali ricordi con maggiore affetto?

“Abbiamo trascorso davvero tante serate piacevoli, i ricordi sono innumerevoli ma forse quello che rivivo nella mente con maggiore affetto riguarda le serate dell’ Hula Boogie, rassegna di musica rock anni ’50 arrivata alla 5° edizione; un evento nato 5 anni fa che ogni fine luglio coinvolge ormai tutto il paese e non solo. In quelle sere c’è un’atmosfera magica davanti al Dragonfly, davvero sembra che si ritorni indietro nel tempo con musica, stand di antiquariato, scenografia anni ’50; la cosa che più ci rende soddisfatti è vedere la gente che si prepara con abiti dell’epoca, acconciature e quant’altro. Per noi staff e per i nostri clienti abituali è come se fosse capodanno!!”

Progetti per il futuro?

“Continuare a migliorarsi offrendo sempre qualità e professionalità. Sottolineo che, come avrete potuto notare, ho sempre risposto al plurale. Se mi avete fatto questa intervista è perché penso che il Dragonfly sia un luogo diventato importante e punto di aggregazione di tanti ragazzi e tutto questo è stato possibile grazie alle tante persone che hanno frequentato questo posto e che frequentano tuttora questo pub, ma soprattutto grazie a una grande donna, Marianna, che in questo locale ha lasciato viva la sua forza, la sua energia.

Tutti noi viviamo nelle cose belle che ha realizzato, nelle sue sempre originali idee. I traguardi che abbiamo raggiunto sono merito suo, senza di lei il Dragonfly non sarebbe stato mai il Dragonfly che è.”