FOTO/ Lavori tra Piazza Libertà e Corso Garibaldi, la nota di Claudio Rossano

0
332

Lavori tra Piazza Libertà e Corso Garibaldi, si riporta la nota dell’architetto Claudio Rossano.

Sono già iniziati da qualche giorno i lavori su Corso Garibaldi, sul lato corto di Palazzo Caracciolo, tesi ad uniformare la pavimentazione di quel tratto stradale con quella già realizzata in piazza Libertà. Molti cittadini si interrogano sull’opera e sulle sue modalità di affidamento.

Si tratta di nuovi lavori affidati alla stessa impresa o di una variante ai lavori della Piazza? Ha dato la Soprintendenza l’autorizzazione ai nuovi lavori? La pavimentazione ora demolita non era stata forse realizzata per coprire il Tunnel oggi non ancora terminato?  Pur nella contiguità delle due opere si tratta di un lavoro ben diverso e pertanto mi sarei aspettato un cartello dei lavori indicante i necessari dati previsti per legge: tra questi l’importo delle nuove opere e l’inizio e la fine prevista per i lavori. Secondo una ordinanza del Comandante dei Vigili quei lavori dovrebbero terminare il 5 Luglio 2017. Dove avrà letto il Comandante quella data? Ricordo a me stesso che l’obbligatorietà dell’esposizione del cartello di cantiere viene identificata all’interno del D.P.R. 380 del 2001 che tra l’altro prevede che “Gli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria, ove nei luoghi in cui vengono realizzate le opere non sia apposto il prescritto cartello, ne danno immediata comunicazione all’autorità giudiziaria, al competente organo regionale e al dirigente del competente ufficio comunale.” Ma credo, vedendo l’allegro andazzo delle opere pubbliche avellinesi, che nulla verrà fatto. Il cartello presente è infatti quello dei lavori di Piazza Libertà, che furono consegnati il 12 Gennaio 2015 e che dovevano durare 320 giorni.

Nel leggere quel cartello ormai datato sono stato però colpito nel leggere i nominativi dei tre collaudatori tecnici amministrativi. Mi sembra che essi appartengano alla stessa “macchina comunale”. Se così fosse sarebbe fatto grave. Come può infatti un collaudatore evidenziare eventuali inadempienze commesse dalla stessa struttura in cui opera? E’ forse questo il motivo per il quale non vengono resi noti i certificati delle pietre laviche dell’Etna e della pietra locale chiara? Le tante polemiche sorte in città su quei materiali avrebbero meritato da tempo una risposta che non arriva, come non arriva l’agognata fine dei lavori.