FOTO/ L’Avellino domina ma non vola: il Castaldo show non basta

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Pro Vercelli-Avellino 1-1

Pro Vercelli (4-3-3): Russo; Ferri (34′ st Statella), Cosenza, Bani, Scaglia; Emmanuello (16′ st Beretta), Castiglia, Scavone; Di Roberto, Marchi, Belloni (30′ st Sprocati).
A disp.: Viotti, Marconi, Milesi, Liviero, Ardizzone, Coly.
All.: Cristiano Scazzola.

Avellino (3-5-2): Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa; Regoli, D’Angelo, Kone (32′ st Arini), Schiavon, Visconti; Castaldo, Comi (37′ st Trotta).
A disp.: Frattali, Bavena, Fabbro, Soumarè, Bittante, Almici, Angeli.
All.: Massimo Rastelli

Arbitro: Michael Fabbri della sezione di Ravenna
Guardalinee: Stefano Bellutti della sezione di Trento e Daniele Bindoni della sezione di Venezia.
Reti: 16′ st Regoli, 40′ st Di Roberto
Note: ammoniti al 7′ pt Kone (A), al 25′ pt Castiglia (PV), al 14′ st Bani (PV), al 23′ st Chiosa (A), al 35′ st Comi (A); al 40′ st Gomis (A); angoli 3-3; recupero 1′ pt e 3′ st. Spettatori 3200, abbonati 1775, incasso 19700.

Vercelli – L’inviato Claudio De Vito

La curiosità di vedere all’opera i rinforzi del mercato di gennaio, unita alla voglia di proseguire la corsa nell’alta classifica, fanno del match di Vercelli un banco di prova stimolante per l’Avellino scortato al “Piola” da circa 400 fedelissimi. Rastelli però è costretto a spedire in tribuna Benjamin Mokulu per l’assenza del transfer, oltre a dover rinunciare agli infortunati Zito e Vergara. Il modulo è il classico, il 3-5-2 che vede il ritorno di Regoli sulla destra e l’esclusione di Arini a centrocampo. In porta gioca Gomis, mentre il trio difensivo è quello collaudato con Pisacane, Ely e Chiosa a presidiare l’area di rigore; a centrocampo la novità come detto è Regoli che rientra dopo due mesi di lontananza dai campi, a sinistra confermato Visconti mentre in mezzo la cabina di regia è nelle mani di Kone con capitan D’Angelo e Schiavon interni. In avanti l’unica coppia possibile dal 1′, Castaldo-Comi.
Tutto confermato invece tra le fila dei padroni di casa con il 4-3-3 di Scazzola che schiera Bani al centro della difesa al fianco di Cosenza. Trio mediano confermato con Emmanuello, Castiglia e Scavone, mentre il tridente offensivo fa leva sulla dinamicità degli esterni Di Roberto e Belloni in favore della boa Marchi, 11 reti finora, una in meno di Castaldo.

Primo tempo. Fase di studio iniziale della partita con l’Avellino che cerca di prendere in mano il pallino del gioco. La Pro Vercelli però è pericolosa quando riparte costringendo al giallo Kone dopo soli sette minuti, graziato invece Pisacane al 10′.
Al minuto numero 11 però i lupi passano ai fatti: ottima azione in verticale con il tocco di D’Angelo a favorire il destro dal limite di Castaldo, la palla sibila il legno alla destra di Russo. Occasioni sisma per il bomber biancoverde che si dispera e fa disperare i sostenitori biancoverdi assiepati nella Curva Est alle spalle della porta in questione.
Al 14′ altra opportunità. Questa volta D’Angelo si mette in proprio andando sul fondo in area con un tirocross che Russo respinge. Impatto strepitoso del mastino di Ascea che si sgancia spesso e fa movimento a cercare il dialogo con Castaldo.
La Pro Vercelli esce dal guscio al quarto d’ora con un doppio cross: prima Di Roberto da destra e poi Scaglia da sinistra, in entrambi i casi sottomisura non ci arriva nessuno con qualche brivido per la difesa dell’Avellino.
La formazione di Scazzola prende coraggio e al 24′ ci riprova con Scavone dalla distanza, Gomis però blocca alla sua sinistra senza problemi.
Al 27′ azione convulsa in area, tiro di Comi, la respinta giunge a Regoli che da buona posizione gira alto col sinistro.
La partita sale di tono e vive di rapidi capovolgimenti di fronte. È l’Avellino dopo la mezz’ora ad andare vicino al gol. Al 34′ splendida combinazione ancora in verticale Pisacane-Castaldo-Schiavon, quest’ultimo in area si crea lo spazio per il tiro sporcato in angolo da un difensore. Dalla bandierina lo stesso ex Cittadella indirizza la palla sulla testa di Ely che colpisce di potenza ma manda fuori di pochi centimetri.
Ancora un’opportunità di marca irpina in chiusura al 39′: Regoli crossa dalla destra, Castaldo si avventa sulla sfera ma l’acrobazia viene strozzata dal diretto marcatore e termina di poco a lato sul palo lungo.
È l’ultimo acuto del match che termina a reti bianche al duplice fischio dell’arbitro. Va negli spogliatoi un Avellino organizzato che ha creato diverse volte apprensione alla difesa di casa.

Secondo tempo. Al rientro in campo l’Avellino concede leggermente l’iniziativa agli avversari ma rimane organizzato e al 16′ punge addirittura su una rapida azione di ripartenza rifinita magistralmente da Castaldo che finta il servizio a sinistra per Comi e serve invece alla sua destra Regoli, l’inserimento davanti a Russo ed il piatto destro della liberazione con la prima rete in B dopo un lungo stop.
L’Avellino si difende con ordine dopo il vantaggio e quando riparte rischia di far male. Come al 31′ quando Visconti riceve in area da Schiavon e col sinistro in diagonale sfiora il palo lontano. Ancora al 35′ occasioni sisma per Comi sul delizioso cross di Schiavon, il colpo di testa in tuffo al limite dell’area piccola termina ampiamente a lato.
Fa il suo esordio Trotta nel finale, prova a rubargli la scena Beretta che nel cuore dell’area conclude a lato con deviazione di un difensore. Sul corner azione confusa con Ely tirato giù e Di Roberto insacca da due passi sul batti e ribatti. Lupi beffati tra le proteste con il successo oramai in tasca. Al “Piola” regna la delusione.

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