FOTO / L’Ance punta sui geometri del futuro. Nel nome di Lazzerini

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L’Ance punta sui geometri del futuro. Una scommessa che va nella scia di uno dei presidenti più tenaci ed ispirati dei costruttori irpini, Alessandro Lazzerini, imprenditore di ferro, di quelli di un tempo, il quale, ancora giovane, sedeva tra i banchi dello storico istituto “Oscar D’Agostino”.

Da allora, troppa acqua è passata sotto i ponti e l’edilizia irpina ha accusato i duri colpi della crisi anni duemila. A farne le spese anche la scuola. Ma non tutto è perduto, proprio grazie all’Associazione costruttori che ha voluto seguire l’esempio di Lazzerini.

E così, sono stati donati, agli alunni che si sono iscritti all’istituto che negli anni ’90 era il più popoloso del capoluogo irpino (oggi c’è soltanto una sezione, a cui manca la terza classe), i libri di testo necessari ad affrontare la “sfida”.

L’Ance, presieduta da Michele Di Giacomo, ha stanziato circa 6mila euro per affrontare la spesa: il costo dei libri per il primo anno si aggira tra i 300 e i 350 euro, da moltiplicare per i 16 neo iscritti.

“Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo”, dichiara Di Giacomo, “e di questo siamo contenti. Siamo soddisfatti che si sia formata una nuova classe ma non ci fermiamo qui”.

La stessa fornitura di libri, infatti, andrà anche ai detenuti che frequentano il corso per Geometra che si tiene nel carcere di Avellino. L’obiettivo è dare nuovo appeal a questo corso d’istruzione della scuola secondaria di secondo grado.

“E’ importante il sostegno dell’Ance perché anche in Irpinia c’è un nuovo impulso della figura del geometra, grazie alle nuove attività legate alle fonti rinnovabili e alla rigenerazione urbana”, afferma il preside Pietro Caterini.

Il D’Agostino è inglobato, adesso, nell’istituzione che racchiude anche l’Agrario e l’Ipia Amatucci proprio per carenza di alunni. Da inizio anno scolastico, gli oltre 60 alunni sono sistemati nella nuovissima ala ovest del Professionale di viale Platani, con ingresso autonomo su via Marconi, a duecento metri dall’autostazione Air.

Caterini ha chiesto ed ottenuto dalla Provincia spazi nuovi, aule ampie e laboratori moderni. Soddisfatta dell’intesa la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Fiorella Pagliuca. “La scuola deve fare rete e questo è un mirabile esempio di progetto formativo che incontra il territorio. E’ la giusta attenzione che viene data alla scuola, anche perché non bisogna a tutti i costi licealizzare sempre i percorsi, ma va data la giusta importanza anche agli istituti tecnici”.

A consegnare i libri anche Giuseppe Lazzerini, figli di Alessandro. In memoria dell’indimenticato costruttore di Atripalda, un mazzo di fiori consegnato all’emozionatissima Agnese, moglie dell’imprenditore.