FOTO / “La strada dell’integrazione è ancora lunga”. NapoliNegra parla all’Irpinia

0
325

Alfredo Picariello – Un libro che riunisce sensibilità diverse, che fa discutere, che fa riflettere. E’ quello che è accaduto ieri pomeriggio a Mercogliano. Nonostante la pioggia, un bel numero di persone si è ritrovato ai piedi di Mamma Schiavona per “NapoiNegra”, testo di 177 pagine scritto da Vincenzo Sbrizzi, giornalista professionista di Torre Annunziata che lavora per “Napoli Today” e “Today”.  Un evento riuscito, organizzato da “Comunità Accogliente”  e da Letizia Monaco.

A “parlare”, ovviamente”, è stato soprattutto il libro, “venticinque storie di donne e uomini venuti dal mare”, con prefazione di Isaia Sales. “Queste storie mi sono state donate da tutte queste persone ed è stato un bel dono”, sottolinea Sbrizzi. “Credo che noi occidentali non possiamo nemmeno immaginare quello che accade tutti i giorni in posti che non sono poi così lontani. Prima di arrivare in un porto sicuro, come Napoli, queste persone hanno dovuto subire prove durissime durante tutto il loro viaggio. Una realtà dura e cruda che andava raccontata, che va raccontata, per rendere giustizia a tutti loro”.

Sbrizzi inizialmente avrebbe voluto raccogliere delle interviste per redigere qualche articolo. Ma poi, pian piano, si è reso conto di quanto fosse importante dar vita ad un libro. Ed ha fatto bene, aggiungiamo noi, perché, come dice Sales nella prefazione, “è un libro che parla, che grida, che protesta, che angoscia, che scuote”.

Ieri, come detto, ha fatto riflettere. Molto. Con grande coraggio, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Mercogliano, Elena Pagano, ha ammesso che la strada dell’integrazione, in provincia di Avellino, è ancora lunga. Lei, che ben conosce l’argomento – avendo lavorato in diversi Centri di accoglienza – si è detta disposta a fare breccia nella vita sociale della sua comunità per sensibilizzare. A partire dalle scuole, dove il libro di Sbrizzi sarà introdotto per le importanti testimonianze in esso contenute.

“Bisogna partire dai più giovani, dai ragazzini”, ha sottolineato Gennaro Avallone, docente di Studi politici e sociali all’Università di Salerno.

“Noi ci siamo integrati grazie alla sensibilità dei cittadini e non grazie allo Stato”. Parla senza peli sulla lingua Dimitri Meka Pierre, volontario dell’associazione “Comunità Accogliente” e protagonista di una delle 25 storie del libro di Sbrizzi.

“Io – dice Dimitri – vivo a Mercogliano da sei anni e, sinceramente, ritengo che l’integrazione sia contribuire alla vita della comunità. La strada è quella giusta ma, sicuramente, c’è ancora molto da fare”.