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FOTO/ La Sidigas spegne la luce: Venezia, ora seconda, per riaccenderla

Tre sconfitte in una settimana, segnali di crisi in casa Sidigas Avellino che resta comunque in lizza sul doppio fronte ma che di passi falsi nel 2017, dove ha collezionato due successi di fila in campionato soltanto nelle prime due gare dell’anno, ne ha commessi eccome. Ogni riferimento a parziali vantaggi in doppia cifra, prima raggiunti nel primo tempo e poi sprecati, è tutt’altro che casuale.

Da Brescia a Venezia si è passati dal trend negativo dei 91 punti subiti ai 49 segnati in casa Reyer. Montagne russe che si sono ripresentate anche contro il fanalino di coda Openjobmetis Varese: dal +9 dei primi due quarti al passivo di 19-3 in chiusura terza frazione che, al netto di qualche decisione dubbia da parte dei fischietti, ha spezzato le gambe ad una Scandone che fino a poco fa sgambettava come una gazzella.

A nulla sono serviti gli sforzi di Randolph, ultimo ad arrendersi producendo un losing effort da 20 punti. Evidentemente la squadra deve ancora digerire l’innesto di Logan (che chiude comunque in doppia cifra) e in particolare l’assenza di Cusin, il pivot azzurro in una gara del genere avrebbe limitato le schiacciate di Anosike che invece contro Fesenko ha fatto pentole e coperchi concludendo il match con 19 punti e 7 rimbalzi.

Troppo facile additare comunque il momento no alla sola assenza del Cuso, toccherà a Sacripanti trovare le giuste contromosse per raddrizzare subito la via. La Sidigas, che ha già perso il secondo posto in favore dell’Umana Venezia, dovrà riscendere sui legni mercoledì sera proprio contro i lagunari per quello che è stato definito il match più importante della sua storia. Si riparte dal -4: i quarti di finale sono a quattro lunghezze di felicità.

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