Avellino – Il ‘Renzishow’: accerchiato da operai Irisbus, non dal PD

1
163
renzi-avellino

Sbarca ad Avellino la campagna elettorale del sindaco di Firenze, il ‘rottamatore’ Matteo Renzi. L’auditorium del Della Porta è pieno, ma i dirigenti locali del Pd non ci sono. Gli fanno notare il manifesto ‘pro-Bersani’ comparso stamane sulle cantonate cittadine di Avellino ma Renzi non sembra curarsene e in verità neanche i bersaniani d’Irpinia.

In sala non c’è alcun volto noto del partito, fatta eccezione per il coordinatore provinciale Lengua, per il sindaco di Frigento Famiglietti e quello di Solofra Vignola, Lello De Stefano, Toni Ricciardi, Nando Romano e Ettore Iacovacci, solo poche settimane fa accostato al progetto di Città Nuove della governatrice dimissionaria del Lazio Polverini. E in sala ci sono molti curiosi. E moltissimi giornalisti. “Parlare di rottamazione non significare peccare di lesa maestà – dice il sindaco fiorentino – Il mio programma è anche altro”.

In ritardo, il sindaco arriva con la sua colonna di camper, accompagnato dal fido Giorgio Gori. All’ingresso del centro sociale è ‘sequestrato’ dagli operai della Irisbus e dal comitato di lotta ‘Resistenza Operaia’, con cui si intrattiene una ventina di minuti: “Non cambio di una virgola quanto detto in precedenza su Fiat e Marchionne – spiega – Il problema è che l’ad del Lingotto è cambiato e non ha mantenuto sinora le promesse”.

Quindi, eccolo entrare in sala, tra gli applausi dei presenti. Renzi, senza giacca, camicia bianca e maniche rimboccate, comincia a dialogare microfono in mano direttamente con il pubblico. Più che un comizio, sembra uno show televisivo, un format quasi perfetto tra uno spettacolo di intrattenimento, un comizio di Beppe Grillo e una convention democratica, il tutto il puro stile primarie USA.

A un certo punto il sindaco mostra un video del comico Maurizio Crozza. È una sua imitazione da Italialand, voce da bambino, orsacchiotto sotto il braccio. “Vogliamo desacralizzare l’immagine del politico – spiega alla fine – si deve saper ridere di noi stessi”. Dopo pochi minuti lo sfidante di Bersani lancia il suo secondo video. “Il centrosinistra ci ha abituato a vedere il futuro come una minaccia. Sembra il frate che interloquisce con Massimo Troisi in ‘Non ci resta che piangere’”. E sugli schermi appare, tra le risate, il famoso spezzone ‘Ricordati che devi morire!’.

Ed ecco il pezzo forte della serata. “Se perdo (sottolineando l’uso del singolare) non fonderò un mio partito, non entrerò neanche in Parlamento. Se vinciamo (sottolineando l’uso del plurale stavolta) non finirà il centrosinistra come ha detto D’Alema ma finirà la sua carriera da parlamentare”. Applausi scroscianti.

Il programma? Durante l’intervento di Avellino, il sindaco di Firenze si sofferma su Asili nido, infrastrutture, sostegno ai redditi più bassi, ambientalismo e trasparenza. Con l’invito di andare a leggere le 40 pagine sul sito internet che accompagna la sua compagna elettorale. Quindi, nuovo video e rinnovata ilarità in sala con la scena di Cetto La Qualunque alle prese con il rilascio della ricevuta fiscale al comandante dei carabinieri.

La chiusura è a stelle e strisce, d’altra parte Renzi (o il suo spin doctor) si rifà molto a Obama. “Ridaremo dignità alla parola ‘merito’ – dice l’avversario di Bersani – Se si ha la forza, la voglia e la grinta, ogni traguardo potrà essere raggiunto”. E via al filmato strappalacrime tratto da ‘La ricerca della felicità’ del regista italiano Muccino con Will Smith e la dedica finale, da parte del sindaco di Firenze, al figlioletto undicenne che a malincuore (e come dare torto a un bimbo? ) ha digerito la decisione del padre di allontanarsi da casa per i prossimi mesi. Alla fine Renzi lascia il palco per scendere in platea e ‘sorbirsi’ nuovamente la marcatura a uomo degli operai della Irisbus, così come era cominciato il pomeriggio. Evidentemente, anche Renzi avrà capito di non essere Obama, che Avellino non è Detroit e che il Marchionne di Fiat Italia non è il Mr. Marchionne della Chrysler. (anpi)

1 COMMENT

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here