«Il trasferimento della biblioteca Camillo Marino è un passo simbolico e importante per l’apertura del nuovo cinema Eliseo». Paolo Speranza, direttore di “Quaderni di Cinemasud”, commenta con soddisfazione il completamento del trasferimento dell’archivio presso il cinema Eliseo. Le operazioni sono state completate in mattinata e, a breve, verrà allestito l’archivio.
«E’ importante cominciare un processo che la città attende da tempo – sottolinea. Nei prossimi giorni ci sarà un altro piccolo tassello con l’inaugurazione della mostra su Totò».
L’ex cinema Eliseo, insomma, si prepara a spalancare le porte alla città dopo oltre un decennio di chiusura per quei lavori infiniti.
«Ci auguriamo che la struttura sia sentita da tutta la città, il Comune sta facendo la sua parte e le associazioni sono pronte a dare il proprio contributo – sottolinea Speranza. Intanto si comincia a far conoscere la struttura poi, appena ci saranno le condizioni tecniche per la sala, si aprirà. Il fatto di poter accedere fisicamente è di per sè già importante».
L’apertura che avverrà a breve, infatti, sarà solo parziale e riguarderà la zona uffici con l’archivio “Camillo Marino”, la redazione di “Quaderni di cinemasud”, un presidio dell’Acs e la nuova sede del Forum dei Giovani che verrà inaugurata giovedì pomeriggio. Per la sala cinematografica bisognerà attendere. Il Comune dovrà cedere il locale che ospita la cabina elettrica all’Enel che, a sua volta, dovrà potenziare la fornitura di energia necessaria al funzionamento della sala cinema.
«L’augurio è che il prossimo Laceno d’Oro si faccia nell’Eliseo – spiega Speranza – ma anche le altre rassegne come quelle dello Zia Lidia o del Centro donna. Una volta entrata in funzione, la sala dovrà ospitare anche film di prima visione, con delle riserve garantite ai cineforum e al cinema d’essai. Solo quest’ultimo genere non potrebbe garantire il mantenimento della struttura».
Quella che sarà la sede dell’archivio Camillo Marino, però, diventerà una stanza aperta, come spiega Paolo Speranza: «Tutte le associazioni che si occupano di cinema potranno utilizzarla. Vogliamo una presenza continua nella struttura quindi la stanza sarà a disposizione di tutti».
E poi c’è la questione legata al funzionamento della futura casa della cultura cinematografica. Lo statuto per la fondazione di partecipazione è quasi pronto, ma non arriverà in Consiglio entro la fine di questa amministrazione. «Vorremmo organizzare un’assemblea pubblica nello spiazzale dell’Eliseo, invitando tutti i candidati sindaco – spiega Speranza. Ognuno dovrà esporre la sua idea sulle politiche culturali in città. L’Eliseo va messo in rete con Villa Amendola, Casina del Principe e Asilo Patria e Lavoro».
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