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FOTO E VIDEO / “I veri liberali non possono consegnare l’Italia a Salvini e Meloni”

"Votare Salvini e Meloni farebbe tornare indietro l'Italia". Politiche, ecco Più Europa

Più Europa, con il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova, è convinto di una cosa: la vera campagna elettorale comincia adesso. Parte ora la sfida per conquistare il terreno perduto e rosicchiare quanti più voti possibili ai veri avversari, al centro destra, che oggi sembra favorito. Della Vedona, che di Più Europa con Emma Bonino è anche il segretario nazionale, non ha dubbi: “Il vero voto utile per non consegnare l’Italia a Salvini e Berlusconi è il voto al Pd e a Più Europa”.

Il partito suona la carica anche in Irpinia, dove cala un gruppo di validi candidati, a cominciare da Bruno Gambardella, in corsa per il Senato. Alla Camera, ecco il giovane Alfonso Maria Gallo, per la circoscrizone Estero tocca ad Angelo Di Pietro.

Al circolo della Stampa, idee e proposte. “Quello dato a Più Europa è l’unico voto liberale al centro-sinistra, l’unico voto liberale per batterere le destre”, afferma Bruno Gambardella, in passato assessore alla Cultura del Comune di Avellino. “La nostra, si badi bene, non è una battaglia contro qualcuno, ma per ribadire i valori dell’Unione Europea, i principi dell’agenda Draghi e del Pnrr. Grazie a Più Europa, gli irpini che ci sceglieranno avranno la possibilità di essere ancorati ad una filiera istituzionale e politica che parte da Roma ed arriva a Bruxelles”.

Per Della Vedova, soltanto votando il centro-sinistra l’Italia ha la possibilità di restare nel solco dell’Europa. “E’ importante per gli italiani, i campani, gli irpini. Le decisioni strategiche oggi si prendono a Bruxelles. L’Italia di Draghi è stata sempre protagonista in Europa, con Salvini e Meloni si tornerebbe indietro”.

Un occhio particolare alle zone interne del Paese, nelle parole di Della Vedova. “Abbiamo ben presente la differenza che si sta creando, e che invece andrebbe colmata, tra le aree urbane e le aree interne”.

La “rottura” con Azione. “Non c’è nessun rimpianto. A noi fa piacere di essere rimasti fedeli al patto siglato con il Pd, siamo convintissimi di quello che abbiamo fatto, perché così proviamo ad evitare che i voti liberali possano avvantaggiare Salvini e Meloni. Chi ha cambiato idea ed oggi chiede voti sul proporzionale, finirà per aiutare il centro-destra”.

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