FOTO E VIDEO / Quadri parlanti e suggestioni, Avella si “immerge” nella storia. “Siamo pronti ad essere la porta d’ingresso dell’Irpinia per i turisti”

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Alfredo Picariello – Avella si candida a porta d’ingresso dell’Irpinia per i turisti. Il paese del Mandamento è molto conosciuto ed apprezzato per i suoi preziosi giacimenti culturali ed archeologici, tra cui l’anfiteatro ed il castello. Da oggi, c’è un attrazione in più che sicuramente farà “gola” a tanti. Parliamo del “Mia”, museo immersivo ed archeologico, allestito all’interno del Palazzo Baronale, un percorso che si snoda in 9 sale più quella educational, che racconta la storia di Avella a partire dall’età del rame e del bronzo, alla colonizzazione greca, fino all’età romana e all’epoca moderna attraverso il medioevo. Il tutto racchiuso in 1.500 metri quadrati. E’ il terzo della Campania dopo il Mann di Napoli ed il Museo di Avellino. La mappa museale irpinia si arricchisce, dopo il Carcere Borbonico ed il Museo di Carife.

“Il Mia rientra nella programmazione strategica Sistema Irpinia – afferma Domenico Biancardi, sindaco di Avella e presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino -. Continua il nostro processo di messa in rete di tutto il territorio irpino. L’auspicio è che Avella diventi la porta d’ingresso dell’Irpinia, che i 50-60 mila visitatori all’anno che vengono da noi, capiscano che dopo Avella c’è tutto il resto, c’è un’intera provincia da ammirare”.

In concomitanza all’inaugurazione del Museo, è stata organizzata una quattro giorni di eventi. Stasera l’inizio alle 19.30, con i saluti di Biancardi e di Francesca Casule, soprintendente Abap Salerno e Avellino. Previsto anche l’intervento dell’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci. Sabato 26 giugno ad Avella ci sarà anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Domani, a partire dalle 9, educational tour con gli operatori del settore turistico. Sabato, alle 9.30, visita alle aree museali delle delegazioni degli istituti scolastici.

Insomma è tutto pronto per “immergersi” nella storia di Avella. Nove, come detto, le sale, compresa la 00 e la 0 che ospita uno sliding monitor attraverso il quale è possibile approfondire per macro cronologie la storia secolare del territorio, offrendo un importante antefatto alla visita.

Nella sala 1 ci sono le origini di Abella, nella 2 la Abella Romana, nella 3 il Medioevo, nella 4 Francesca da Avella, nella 5 dal ‘500 ad oggi, nella 6 l’800, nella 7 dal passato ad oggi. Al piano terra, c’è la sala educational, un percorso caratterizzato da tre postazioni di edutainment appositamente studiate per il pubblico più giovane.

In questa stessa sala, c’è un’area dedicata agli utenti con disabilità (ciechi e ipovedenti) corredata di riproduzioni 3D. Il Museo è stato allestito da ETT, industria digitale e creativa internazionale. Un braccio operativo importante è stato senz’altro la consigliera comunale con delega al Turismo e Beni Culturali di Avella, Carmen Loiola.