Alfredo Picariello – Nessuno riesce a darsi una spiegazione a Prata Principato Ultra. La scomparsa di Domenico Manzo, 69enne muratore in pensione, è un mistero fitto. Le tracce dell’uomo si sono perse venerdì scorso, intorno alle 21. Era a casa con la sua famiglia, stava festeggiando il compleanno della figlia. La mattina stessa aveva prenotato degli esami medici che avrebbe dovuto effettuare lunedì.
Poco dopo le 21 Domenico esce fuori, dice di andare a fumare una sigaretta. Da allora, non lo ha visto più nessuno. Solo le telecamere di sorveglianza lo avrebbero ripreso poco distante dalla sua abitazione, nei pressi dello scalo ferroviario di Prata. Domenico, che tutti chiamano Mimì, era da solo. Al momento della scomparsa, indossava un giaccone beige e dei pantaloni chiari.
I figli si sono preoccupati quando hanno provato a chiamarlo ma il telefonino era spento. In quel preciso momento, i dubbi li hanno assaliti. “Sono arrivata a casa di Domenico venti minuti dopo che non si trovava più, sono molto amica della figlia. Ci siamo preoccupati quando abbiamo sentito che il telefono era spento. Anche se si allontanava, non staccava mai il cellulare”, dice Loredana Scannelli, giovane consigliere comunale di Prata, che da lunedì, in zona stazione, sta dando una mano ai vigli del fuoco nelle ricerche di Mimì.
La Valle del Sabato si è mobilitata. I vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino hanno collocato il posto di comando avanzato proprio a Prata Scalo. Sono loro a coordinare le ricerche. Sul posto stanno arrivando volontari da diversi paesi della provincia, in particolare Montefalcione, Dentecane. Volontari della Misericordia e della Protezione civile.
E poi ci sono i parenti, gli amici, i semplici conoscenti di Domenico. Tutti vogliono cercarlo, tutti vorrebbero ritrovarlo. C’è un giovane amico del figlio. Da lunedì non si allontana dallo Scalo. “Stiamo battendo in lungo e in largo tutte le campagne, siamo arrivati fino al paese”. dice. E poi, un particolare importante: “Domenico è un tipo molto allegro, gli piace molto stare in compagnia. Non avrebbe lasciato mai i figli”.
Domenico allegro. Infatti, all’interno del camioncino dei vigili del fuoco, una delle due foto appese lo ritrae sereno e sorridente.
“Siamo qui da quando è scattato il piano di ricerca della Protezione civile, ovvero da lunedì. Da allora, non ci siamo fermati un attimo, stiamo cercando Domenico di giorno e di notte”. Caschi rossi come sempre in prima linea, come confermano le parole del capo squadra Pellegrino Iandolo.
Oggi si è deciso di scandagliare meglio e più fondo anche il fiume Sabato. Lì, nei pressi della stazione, c’è un ponte. In particolare il nucleo speleo alpino fluviale, specializzato in soccorso acquatico, ha controllato minuziosamente il tratto di fiume Sabato che va da Prata a Tufo.
Mentre le squadre terrestri continuano a perlustrare le campagne. I pompieri sorvolano la zona anche fino a Benevento. Tutti sperano di ritrovare Mimì. Di ritrovarlo vivo e di poterlo riabbracciare.