FOTO E VIDEO / Polizia, 169 anni e non sentirli. Il Questore: “Noi sempre in prima linea. Ora massima allerta contro l’usura”

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Alfredo Picariello – Onore ai caduti. A tutti. Ai poliziotti vittime in servizio e durante la pandemia, ai civili che hanno perso la vita causa covid. L’anniversario della fondazione della polizia di Stato – 169 anni e non sentirli – da festa si trasforma in una giornata di silenzio, commozione, riflessione. Auto e divise blu, con il “capo” di Avellino, Maurizio Terrazzi, accolgono presso la Questura il Prefetto Paola Spena che arriva puntuale.

Poche parole del parroco Don Enzo. Una celebrazione sobria come è giusto che sia. C’è anche una delegazione dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.

Un momento anche per ricordare un anno di lavoro e di costante presenza per assicurare le migliori condizioni possibili per la sicurezza della provincia di Avellino, che ha registrato i fondamentali apporti degli uffici di specialità come la Polizia Stradale e la Polizia delle Comunicazioni.

“Anche tra le nostre file ci sono state vittime del coronavirus, 14, e quasi diecimila contagiati”, sottolinea Terrazzi. “Ovviamente questo è stato un anno dedicato soprattutto alla lotta al coronavirus e devo dire che gli avellinesi si stanno comportando molto bene. Certo, c’è molta stanchezza”.

Tra i rischi della pandemia, oltre alla salute, c’è quello di un possibile aumento dei casi di usura. “Abbiamo attivato molte antenne in tal senso sul territorio, ci sono dei segnali, occorre essere attenti, ci vuole attenzione massima. L’usura è un pericolo costante, c’è un aumento significativo di casi purtoppo in questo periodo. Bisogna denunciare, bisogna collaborare, tutti insieme”.