FOTO E VIDEO / Maltempo. L’Irpinia frana, Celzi di Forino sott’acqua: “Ogni inverno lo stesso incubo”

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Alfredo Picariello – Ariano Irpino, Montaguto, Savignano. Ed ancora: Montefusco, Santa Paolina, Mirabella, Taurasi. E poi Mercogliano e Villanova del Battista. Il maltempo in provincia di Avellino si è fatto sentire. Eccome. La debolezza del territorio e la pioggia senza fine di questi giorni, hanno creato frane e smottamenti. Sulla strada statale 90, una costruzione in muratura all’ingresso della galleria di Orsara, è venuta giù, finendo sulla carreggiata. Ora l’Irpinia è isolata dalla Puglia. Paura e danni, anche economici per gli operatori che lavorano ad Ariano Irpino, soprattutto tra i titolari di aziende dell’area Pip di Camporeale, che fanno spesso rifornimento a Foggia.

Momenti di paura si sono vissuti anche a Mercogliano, in via Acqua del Pero, nel centro storico di Capocastello. A causa delle piogge, da una parete rocciosa si sono staccati dei massi che sono precipitati lungo la strada.

Il torrente Fiumarella è straripato ed è crollata una parte di un ponte vicino al territorio di Flumeri. Strade transennate non solo a Flumeri, in località Scampata, ma anche a Villanova del Battista e a Zungoli.

Una frana ha interessato la strada provinciale 42 tra Montefusco e Santa Paolina. L’arteria è stata chiusa al traffico. Uno smottamento si è avuto anche a Tufo. Per un altro, è stata necessaria la chiusura della Provinciale tra Mirabella Eclano e Taurasi. Verifiche per il dissesto idrogeologico anche a Pietrastornina.

Ma la situazione senza dubbio più critica, che provoca non solo paura tra i residenti, ma anche tanta rabbia, è quella che si verifica, puntualmente, da circa 20 anni a questa parte, a Celzi di Forino.

L’anno scorso l’acqua ed il fango invasero le abitazioni a Natale, quest’anno i disagi sono arrivati nella calza della Befana. Puntuali, come un orologio svizzero. C’è una zona di Celzi, abitata da circa una decina di famiglie, che ancora adesso risulta completamente allagata. Circa 50 centimetri di acqua impediscono alle famiglie di uscire di casa. Due la alternative: attendere l’arrivo del gommone della Protezione civile oppure “rifugiarsi” da amici e parenti. Alcuni anziani completamente soli. Un vero e proprio disastro.

“Ogni anno spendiamo un mucchio di soldi per riparare le nostre abitazioni”, dicono alcuni cittadini di Celzi. Che hanno dovuto far di necessità virtù, murando addirittura molte parti delle loro case. Il Comune di Forino sembra pronto a mettere in campo una serie di interventi ma la pazienza, a Celzi, è davvero al limite. “Siamo pronti a consegnare le chiavi delle nostre abitazioni e ad andare via. Ma sarebbe una sconfitta per tutti, non solo per noi”.