Alfredo Picariello – Mettere da parte ogni forma di campanilismo, svestirsi delle magliette dei singoli partiti, scendere in campo in maniera unitaria. L’Irpinia è chiamata ad una prova di grande maturità, politica ed amministrativa. E sembra voglia almeno provarci. In gioco, ci sono i fondi europei per la ripartenza dopo il coronavirus. Il consiglio provinciale, convocato dal presidente Biancardi, ne è la riprova.
Al teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, la presenza è massiccia. Ci sono sindaci, consiglieri regionali, parlamentari, altre cariche istituzionali. L’Irpinia s’è desta, l’Irpinia si unisce. Anche perché il tempo non è tantissimo. “Bisogna concentarsi sulle grandi opere”, avverte Domenico Gambacorta, consigliere per la strategia nazionale Aree Interne del ministro per il Sud.
Tutti predicano unità, massimo impegno e massimo sforzo. Il presidente Biancardi prova dunque ad accelerare, con la speranza di portare prima a Napoli e poi a Roma un documento unitario, un piano unico.