Alfredo Picariello – L’allarme ambientale nella Valle del Sabato preoccupa, da tantissimi anni, la popolazione irpina che risiede nella zona che, come si sa, è densamente abitata. E non solo, ovviamente. La notizia positiva è che, da un po’ di tempo a questa parte, questo allarme è entrato nei radar della Procura della Repubblica di Avellino che vuole andare fino in fondo nella vicenda, vederci chiaro.
Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto questa mattina, nella stanza del Procuratore. Domenico Airoma e il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, infatti, hanno firmato un protocollo di intesa che instaura una rapporto di stabile collaborazone tra l’ISS e l’ufficio giudiziario irpino. La presenza, importante di Brusaferro ad Avellino, evidenzia la valenza di questo accordo che va, ovviamente, nella direzione sempre sperata dalla popolazione: approfondire, quanto più è possibile, l’intera vicenda.
“Il nostro accordo ha un obiettivo ben preciso – sottolinea il Procuratore Airoma – ed è quello di utilizzare l’ampia e riconosciuta competenza scientifica e di terzietà dell’Istituto per avere una parola di chiarezza sul discorso Valle del Sabato. Sapete tutti che c’è il progetto Spes (Studio di Esposizione nella popolazione suscettibile, uno studio epidemiologico trasversale sull’uomo al fine di indagare la correlazione tra esposizione ambientale e salute umana in Campania) che è punto di partenza che, personalmente, intendo approfondire”.
“In quale direzione – è la domanda retorica del capo della Procura di Avellino – ? Ovviamente nella direzione di interesse investigativo, lo scopo è quello di ampliare il bagaglio informativo per cercare di comprendere se vi sono, e in che termini vi sono attualmente, delle fonti inquinanti con ricadute sulla salute della popolazione. Una volta individuate le fonti inquinanti, ovviamente, potremmo orientare al meglio l’iniziativa investigativa. Quindi, l’apporto dell’Istituto è fondamentale, perché nella valutazione del dato, il punto di caduta finale è quello di arrivare ad una cartografia del rischio sanitario, quindi una descrizione puntuale del fatto che è il presupposto per poter poi esprimere un giudizio, almeno in termini investigativi”.
Sono chiari, quindi, gli obiettivi dell’accordo. Ci troviamo difronte ad un’intesa finalizzata “allo scambio di dati ed informazioni derivanti dalla sorveglianza epidemiologica della popolazione residente nella Valle del Sabato, con specifico riferimento agli eccessi di mortalità, all’incidenza tumorale e all’ospedalizzazione per le diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a inquinanti”.
Di grande prestigio, come detto, la presenza del professore Silvio Brusaferro, medico ed accademico di fama. “L’Istituto collabora ormai da molti anni con il Procuratore Airoma – spiega Brusaferro -. E’ stato messo a punto un modello per affrontare il tema della valutazione dei rischi ambientali sul territorio che sta diventando un modello di riferimento. L’ISS è sostanzialmente un organo terzo che ha come obiettivo principale fare ricerca, sviluppare questa ricerca e poi tradurla anche in indicazioni operative. Questa collaborazione si inserisce in questo filone di grande attenzione verso il tema dell’ambiente. Serve ovviamente una visione globale ma sono necessari anche interventi precisi all’interno delle nostre comunità. L’obiettivo finale che anima tutti noi è quello di contribuire a creare un ambiente dove la salute è uno dei driver più importanti. Per tutelarla, è necessario che l’ambiente in cui viviamo abbia le caratteristiche adatte. Noi siamo ben felici di poter collaborare con la Procura, anche per dare impulso ad un modello pilota non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Siamo contenti di poterlo sviluppare anche in questo contesto, siamo al servizio della comunità irpina”.