FOTO E VIDEO / “Fallimento Alto Calore, la competenza è del Tribunale di Napoli”

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Alfredo Picariello – “La competenza per materia in questo settore è attribuita al Tribunale di Napoli, in ragione dell’articolo 27 della codice della crisi, e non al Tribunale di Avellino. Abbiamo eccepito in limine litis, prima che s’inizi la lite, questa questione sulla competenza. Correttamente il Tribunale ha disposto prima di sciogliere questa questione sulla competenza e poi di procedere”.

Sono circa le 11.30 quando l’avvocato dell’Alto Calore, Giuseppe Fauceglia, scende le scale del tribunale di Avellino, salite più o meno un’ora prima insieme al presidente della società di Corso Europa, Michelangelo Ciarcia. Con loro, anche il capo dell’ufficio legale dell’Alto Calore, Amedeo Guerriero, il quale ha lavorato a stretto contatto con il docente di diritto fallimentare.

Dunque, si conclude con un nulla di fatto la prima udienza che ha come oggetto la richiesta di fallimento dell’azienda avanzata dalla Procura di Avellino. Una vicenda complicata che tiene tutti con il fiato sospeso. Al momento, bisognerà capire dove andrà avanti il procedimento, se a Napoli o nel capoluogo irpino.

Mentre Ciarcia ed i legali erano all’interno del palazzo di Giustizia, all’esterno si sono radunati sindacati e lavoratori, preoccupati di tutta la situazione.

Un presidio simbolico. “Siamo preoccupati sia come lavoratori per il nostro futuro ma anche come utenti per la gestione della risorsa idrica”, spiega Vito Guerriero. “L’istanza di fallimento è arrivata proprio in un momento in cui l’Alto Calore stava prendendo le distanze dai vecchi modi di gestire. Fa rabbia tutto questo”.

Lavoratori e sidnacati sono stati raggiunti anche dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi, e da quello comunale, Ferdinando Picariello.