Alfredo Picariello – Oggi i primi cento. Organizzazione perfetta, tutto è filato liscio. E’ l’Esercito, bellezza. Obiettivo di medio termine: vaccinazione di massa. Alla caserma “Berardi” di Avellino è il gran giorno. Dosi di Pfizer per le persone che possono uscire di casa ma che non camminano. Ed infatti, grazie ad un’apposita corsia preferenziale realizzata dal Comune su viale Italia, all’esterno, adiacente l’ingresso principale – una corsia dedicata all’incolonnamento delle auto con segnaletica orizzontale e verticale -, le vetture arrivano senza intoppi a destinazione. Chi deve vaccinarsi, non scende nemmeno dalla macchina. C’è chi arriva comodamente anche a bordo di un taxi bianco.
In gergo, si chiama “Drive Through”. E’ una linea vaccinale dove sono impiegati medici e gli infermieri militari e dell’Asl di Avellino. Tra loro, anche un irpino doc, il dottore Daniele Schena, di Grottaminarda. “E’ sempre una forte emozione fare qualcosa per i cittadini”, dice.
Prima della linea, le operazioni logistiche, di accoglienza e di controllo sono garantite da circa 20 militari a supporto delle attività vaccinali. Il “Drive Through” sarà attivo dalle 8 alle 14 dal lunedì al sabato.
Oggi il primo giorno. Per questo motivo, presso la struttura di viale Italia, era presente anche il Brigadier Generale dell’Aeronautica Militare, Natale Ceccarelli, ufficiale medico coordinatore della Regione Campania per le operazioni Igea e Eos della Difesa, rispettivamente per le attività di screening e per la vaccinazione, ed entrambe sotto la direzione del comando operativo di vertice interforze.
“Il nostro – afferma – è stato ed è un impegno ampio. Dalla costruzione di ospedali da campo, al trasporto di materiali, ai Drive Through per lo screening con i tamponi, come quello di Campo Genova ad Avellino ed ora le vaccinazioni con l’operazione Eos. In Campania le forze armate hanno aperto un presidio vaccinale della Difesa a Pomigliano d’Arco, a Caserta presso la caserma della Brigata Garibaldi e ora, su quel modello, qui ad Avellino e, a breve, anche a Maiori e Napoli”.
“Ora è indispensabile curare la popolazione, quindi stiamo attuando una rimodulazione del servizio. Il vaccino ci cura”. “In questo centro – prosegue il generale Ceccarelli – si possono somministrare cento dosi di vaccini al giorno. Come si può notare, per chi si vaccina il disagio è minima. La vaccinazione ovviamente proseguirà, si passerà a quella di massa appena i vaccini saranno sufficienti”.