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FOTO E VIDEO / Antonio, l’angelo-cuoco. E’ lui che sfama gli ultimi della città: “Sono contento di aiutare chi ne ha bisogno”

Alfredo Picariello – E’ l’angelo-cuoco degli ultimi della città di Avellino. Si chiama Antonio e fa il volontario presso la struttura di via Morelli e Silvati da ormai 13 anni. Un piccolo, grande eroe, insieme agli altri volontari aiutanti di cucina. Grazie alle sue doti ed alla sua abnegazione, circa 70 poveri del capoluogo riescono ad avere un pasto caldo ogni giorno.

“Ci metto sempre tutta la mia buona volontà ed ovviamente il meglio di me stesso, insieme all’esperienza accumulata”, ci dice Antonio. Gli rubiamo qualche minuto e lui si concede volentieri, nonostante l’ora di pranzo si avvicini. Da quando è iniziata la pandemia, con il suo staff in pratica autogestisce la mensa.

“Sono contento di aiutare chi ha bisogno. In questo periodo di crisi da coronavirus, la sofferenza è aumentata, ci sono tante persone più povere, con pochi soldi in tasca. C’è meno lavoro, le difficoltà sono in agguato”.

Antonio non si ferma mai, cucina per gli altri anche la domenica. In cucina si sente un buon profumo. E’ quello della pasta con cavolfiori e della frittata. Misto al profumo della solidarietà e dell’altruismo. Due cose preziose e non assolutamente rare ad Avellino. C’è buon cuore anche nella nostra città, gli aiuti si moltiplicano, vanno di pari passo con le difficoltà quotidiane.

Il cuoco-angelo ne è ben consapevole. E perciò, in fretta e furia torna al suo lavoro, insieme alle sue aiutanti. Ci sono bocche da sfamare. E oggi, fuori, fa anche tanto freddo. Un pasto caldo è ancor più gradito. Con la pasta e la frittata, ci sono anche l’insalata e i dolci. Ed un buon bicchiere di vino.

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