Alfredo Picariello – Il popolo 5 Stelle, almeno in provincia di Avellino, tiene ancora la barra dritta e sembra essere vivo e vegeto. Ad Ariano Irpino, Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, vince la “sfida” a distanza con il suo “nemico” Matteo Salvini. Ad ascoltare il leader della Lega, sabato scorso in piazza Plebiscito, c’era meno gente rispetto a ieri. A dirlo, gli stessi arianesi, abbastanza meravigliati del buon colpo d’occhio della principale agorà cittadina con Di Maio. Il quale arriva ad Ariano Irpino da Benevento.
Sul palco, ad attenderlo, il candidato sindaco di Pd e M5s Enrico Franza, alcuni candidati alla carica di consiglieri comunali, gli onorevoli Generoso Maraia e Michele Gubitosa ed il sottosegretario Carlo Sibilia.
Tutti e quattro comiciano ad “infiammare” la piazza e a sottolineare gli impegni che il MoVimento 5 Stelle ed il governo giallorosso hanno portato avanti per Ariano Irpino, a cominciare dalla riapertura della ex Irisbus. Ma non solo, come ricorda Maraia nel donare un vaso in ceramica a Di Maio, ci sono finanziamenti previsti anche per questo settore artigianale così importante per il Tricolle.
Di Maio spazio a tutto campo. Referendum, regionali, amministrative. “Questo – dice – è un momento importante per i Comuni. Ci sono oltre 200 miliardi di fondi europei da gestire, ovvero i soldi del recovery found che abbiamo ottenuto per la pandemia. Attenzione a chi diamo questi soldi, diamoli agli amministratori giusti”. A proposito di intese locali con i Dem, Ariano è uno di quei comuni dove i 5 Stelle l’hanno raggiunta. “Non si tratta di un esperimento – sottolinea – ma di un’esperienza consolidata in più comuni italiani”.
Il 20 e il 21 settembre date cruciali anche per il futuro assetto costituzionale del Parlamento. “Abbiamo un’opportunità che non torna più, 345 parlamentari da tagliare. La Germania ne ha 700, la Francia 600, noi quasi mille. Non è più accettabile, gli italiani hanno fatto già tanti sacrifici in questi anni, ora facciamoli fare alla politica. Dopo il taglio dei parlamentari, taglieremo anche gli stipendi”.
Capitolo Regionali. “Valeria Ciarambino – dice il ministro Di Maio – è l’unica alternativa alla vecchia politica, alla più vecchia politica di questa regione. Bisogna battere a tutti i costi i candidati a vita De Luca e Caldoro, è un film già visto, e per la Campania è stato un brutto film. Per liberarcene dobbiamo cambiare schema, quindi votare Valeria Ciarambino”.
Da Ariano Irpino ad Avellino (prima di lasciare l’Ufita, il Ministro ha incontrato una delegazione di operai della ex Almec di Nusco, in bilico occupazionale). Anche nel capoluogo c’è gente, c’è il popolo 5 Stelle. Sul palco, oltre Di Maio, Sibilia, Gubitosa e Maraia, anche l’onorevole Maria Pallini ed i candidati consiglieri regionali, ovvero Carmen Bochicchio, Vincenzo Ciampi, Generoso Testa e Maura Sarno.
Arriva anche Valeria Ciarambino. “Penso che saranno i cittadini e non i sondaggisti a decidere chi governerà questa Regione. Certo rimettere la Campania ancora una volta nella mani di chi occupa da decenni tutte le poltrone, sarebbe molto grave, a me fa venire i brividi. Mi auguro che i cittadini scelgano un riscatto vero per la Campania, soprattutto in territori come questo privo di servizi, con l’ospedale di Solofra smantellato. Dobbiamo portare qui in Irpinia il turismo dei borghi e dei parchi regionali”.
Per l’onorevole Gubitosa “i parlamentari sono troppi, tagliandoli miglioriamo la qualità del Parlamento e la sua efficienza. Sono 40 anni che diciamo che sono troppi, è ora di tagliare. Si risparmieranno anche 300mila euro al giorno e non credo che sia di poco conto. Anche per la Regione Campania, il MoVimento 5 Stelle è l’unica, vera alternativa. Ora arriveranno i soldi dall’Europa per le aziende, non possiamo lasciare questi fondi in mano a De Luca, un disonauro della politica come Caldoro”.