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FOTO / “Da 15 mesi in prima linea ogni giorno. Non dimenticatevi di noi”. Infermieri, un grido anche dall’Irpinia

Alfredo Picariello – “Il 12 maggio è l’occasione per far sì che la professione infermieristica “parli un po’ di sé” “. Con questo spirito, gli angeli bianchi, gli eroi della pandemia, oggi sono stati in piazza Libertà tutta la giornata ad Avellino. Per celebrare, anche se con quattro giorni di ritardo, la Giornata internazionale dell’Infermiere che cade il giorno in cui è nata, nel 1820, Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. A partire dal 1992 la Federazione nazionale Collegi Ipasvi sostiene la Giornata internazionale dell’Infermiere anche con la diffusione di manifesti che sottolineano l’impegno degli infermieri italiani sui temi della solidarietà e dell’alleanza con i pazienti e le loro famiglie. Gli slogan proposti in oltre un decennio ribadiscono tutti la scelta di stare “dalla parte del cittadino”.

Una giornata, quella di quest’anno, particolarmente sentita. “Da 15 mesi siamo sotto stress combattendo in prima linea”, gridano in piazza alla presenza dei cittadini e delle istituzioni che non hanno fatto mancare il loro sostegno. “Ci tenevamo ad organizzare questa giornata di promozione della professione. Ci siamo spesi tanto in questo anno”, afferma Modestino Matarazzo, vicepresidente Opi (Ordine Professioni Infermieristiche). “Ci siamo impegnati, e continuiamo a farlo, non solo nella lotta al coronavirus. La nostra è una professione che sta crescendo tanto, per questo motivo speriamo che sempre più giovani possano avvinarsi ad essa. Se fatta con passione, può dare grandi soddisfazioni. Ovviamente bisogna, a tutti i costi, abbattere il precariato e dare spazio ai tanti ragazzi che si sono spesi in questo periodo per fronteggiare l’emergenza. La nostra speranza è che le istanze dei lavoratori vengano accolte”.

“In Campania ed in particolare in provincia di Avellino – prosegue Matarazzo – c’è necessità di personale. Il rapporto paziente-infermiere è più alto rispetto alle altre regioni. Noi agiamo in diversi campi. L’infermiere non è soltanto in ospedale ma un po’ dappertutto. E’ sul territorio, è infermiere di famiglia, di comunità, ma si occupa dei pazienti anche a casa”.

In provincia di Avellino c’è stata un’importante sinergia tra i medici e gli infermieri. Lo ricorda e lo sottolinea anche Francesco Sellitto, presidente dell’Ordine dei medici. “Medici e infermieri hanno lavorato uniti, in accordo, in perfetta sintonia, nel rispetto dei ruoli. L’impegno di infermieri e medici va ribadito molto, ricordiamo che ci sono stati anche tanti morti tra medici e infemieri”.

Sellitto sottolinea anche un aspetto spiacevole. “Siamo stati eroi per un periodo, poi abbiamo cominciato a ricevere attacchi da ogni parte. Mi auguro ci sia il giusto riconscimento per il ruolo che stiamo svolgendo”.

Le istituzioni, dicevamo. In piazza stamane c’erano il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, il consigliere provinciale nonché delgato Anci e sindaco di Montoro, Girolamo Giaquinto, il consigliere regionale Livio Petitto.

“E’ stato ed è un lavoro encomiabile quello degli infermieri”, dice Festa. “Ma come purtroppo spesso accade c’è la tendenza a ricordare quando c’è bisogno di aiuto e a dimenticare quando poi il pericolo è scampato. C’è stato un grande lavoro negli ultimi anni da parte degli infermieri, di qualificazione e professionalizzazione del ruolo. Oggi c’è anche da parte loro l’esigenza di divulgare e sensibilizzare i nuovi giovani ad intraprendere un percorso sicuramente molto più qualificante e gratificante e c’è anche l’esigenza di trasferire quanto sia importante il loro ruolo per la comunità”.

“La figura dell’infermiere va valorizzata al meglio”, sottolinea Livio Petitto.

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