Venticinque storie, alcune legate a vicende di cronaca che hanno interessato la nostra provincia negli ultimi 50 anni, altre, quelle di tradimenti ed infedeltà coniugali di città e provincia invece romanzate per evitare che ci possa essere un chiaro riferimento anche a personaggi della cosiddetta “Avellino bene”. Trecentocinquancinque pagine di verità “scottanti” sulla città e la provincia per raccontare mezzo secolo da investigatore privato di Sergio D’ Amore. Dagli anni 7o ad oggi, partendo da un apparecchi di trasferimento di chiamata, agli inizi degli anni 70 usato per deviare le telefonate solitamente da mariti “infedeli” che volevano sembrare presenti in ufficio mentre magari erano nelle braccia delle loro amanti, passando per una macchina fotografica “fucile” di 50milllimetri, utilizzata per foto a distanza. Ma ci sono anche microspie, cimici, penne telecamera, Coca Cola telecamera, libri telecamera. Tanti segreti per stanare mariti infedeli o dipendenti fannulloni e assenteisti. Sergio D’ Amore racconta che in 50 anni ha avuto almeno 80mila clienti. Inutile e retorico chiedere quale sia stato il settore privato che lo ha visto piu’ impegnato professionalmente. “Le infedeltà coniugali, sono più le donne che vengono da noi, una minima parte gli uomini e poi ci sono le aziende per controllare i suoi dipendenti”. Ma per tutte le altre storie l’appuntamento è quello di oggi pomeriggio al Circolo della Stampa, dove ne racconterà sicuramente di belle, ma anche di brutte (come quando rischio’ la vita all’università) . Insomma una storia di segreti, tutti romanzati nel suo libro. A suggellare una sorta di passaggio di testimone generazionale, oggi sarà suo figlio Sergio D’ Amore Junior a presentare la serata.
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