FOTO/ Conoscere la superstizione per poterla combattere: un “viaggio” nel malocchio per vincere le nostre paure

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Alfredo Picariello – Conoscere la superstizione per poterla combattere. E’ un po’ questo il messaggio dell’interessante mostra visitabile fino a questa sera, sabato 24 agosto, nello splendido scenario di Villa Amendola, ad Avellino, dal titolo “Niente è più reale del nulla”. Un percorso quasi fiabesco da non perdere, organizzato nell’ambito di “Avellino Summer Fest”, dal Comune e dal Parco regionale dei Monti Picentini, curato nei minimi dettagli dall’esperto in tema di superstizioni, l’avvocato Davide Urciuolo, e dalle architette Valentina Fiore e Serena Giuditta. “Abbiamo deciso di approfondire un argomento di cui si dibatte molto nella nostra provincia e non solo, ma, a nostro avviso, poco conosciuto”, spiega la dottoressa Giuditta che, insieme all’architetto Fiore, ha provveduto, con grande capacità, all’allestimento della mostra, ovvero all’ “invenzione grafica” di quello che, come detto, si può ben definire un bosco fiabesco.

Foto, oggetti ma, soprattutto, vere e proprie spiegazioni didattiche fanno da cornice a questo “viaggio” nel malocchio che parte da una macchina da scrivere, la quale ci indica il filo rosso da seguire. “Riti scaramantici, superstizioni e malocchi – afferma Giuditta – si tramandano nel tempo ma ormai più nessuno, o quasi, è a conoscenza del reale significato di tutto ciò. Invece è proprio la conoscenza il faro che ci può far superare tutte le nostre paure”. Interessante l’approccio didattico, come dicevamo. Ma ancor di più è quello esperenziale, perché, visitando la mostra, possiamo davvero confrontarci con le nostre paure. Gli organizzatori, infatti, ci invitano a guardarci in uno specchio rotto oppure a passare sotto una scala. Beh, niente male, il modo più appropriato, forse, per superare e abbattere schemi mentali.

“La superstizione non esiste”, ama ripetere Serena… “Noi spieghiamo tutti questi riti da un punto di vista scientifico, andiamo alle loro origini. Si tratta, soprattutto, di credenze popolari e, come tutte le credenze popolari, hanno poche basi scientifiche”.

“La superstizione è un meccanismo di rassicurazione e di difesa dalla nostre paure”, afferma Davide Urciuolo. “Aiuta a superare situazioni ansiogene che si possono innescare quotidianamente. Se non esistessero, bisognerebbe inventarle, perché ci aiutano. Ma, attenzione: mai farci condizionare. Bisogna conoscere bene tutti questi temi, il tutto va detto e spiegato anche ai bambini”.

Al taglio del nastro della mostra erano presenti l’assessore agli Eventi, Stefano Luongo, e il presidente del Parco, Fabio Guerriero. Oltre al sindaco, Gianluca Festa, che ha promesso: “Questa mostra è soltanto il primo di una serie di eventi che terremo a Villa Amendola, una struttura che vogliamo rilanciare e valorizzare”.