FOTO / Chiappucci “lancia” il Giro d’Italia, ricorda le gesta di Juary e le salite del Laceno e Montevergine: “Belle toste”

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Un campione vero è un po’ come un gioiello, è per sempre. Soprattutto quando si resta umili e con i piedi per terra, nonostante tutto. Così è per Claudio Chiappucci, ex ciclista, tra i più famosi in Italia, professionista dal 1985 al 1998, vincitore di una Milano-Sanremo e autore, in particolare, di un memorabile exploit al Tour de France 1992, vincendo sul traguardo del Sestriere dopo una fuga di 200 km, considerata tra le più grandi imprese nella storia del ciclismo moderno.

L’affetto che gli ha tributato Atripalda è l’esempio di come sia amato ancor oggi Chiappucci, soprannominato El Diablo. Il campione è stato per un giorno intero nella città del Sabato che sta vivendo un momento intenso ed importante, perché il 10 maggio prossimo, ospiterà la partenza della quinta tappa che arriverà a Salerno.

Tanti gli eventi che si stanno organizzando nel comune dell’hinterland di Avellino in vista della kermesse rosa. “El Diablo” ha dapprima incontrato gli studenti del liceo scientifico ed ha poi “abbracciato” la città. Tante le domande e tanta la curiosità per il campione, in entrambi i momenti, vissuti con la presenza della giornalista di origini atripaldesi, Antonella Silvestri, oggi affermata collaboratrice di diverse testate nazionali. E’ stata proprio lei il “gancio” che ha permesso di far sbarcare ad Atripalda Chiappucci.

Il campione si è raccontato a “cuore aperto”. Ha invogliato tutti a fare sport, giovani e non. “Bisogna sempre credere nei propri sogni, ma per realizzarli sono necessari sudore e fatica”.

Ha poi ricordato le dure salite irpine del Giro, quella di Montevergine e quella del Laceno. “Sono tutte e due belle toste, ma forse quella del Laceno lo è di più”, ha detto. Prima di inforcare la bici, ha provato a giocare a calcio. E da amante della pelota, ha sottolineato di aver apprezzato molto le gesta dell’Avellino in serie A, in particolare quelle di Di Somma e Juary.

Una giornata dunque molto importante per Atripalda, ben organizzata dal Comune, in primis dal sindaco Paolo Spagnuolo, dall’assessore allo Sport Antonio Guancia e dal consigliere comunale Lello Barbarisi, supportata dai componenti del comitato di tappa “Galante Colucci”, con le associazioni sportive in campo.

Tra i presenti, anche il giornalista Rai Gianfranco Coppola.