FOTO / Caso Manzo, la verità è nelle telecamere. Ecco i “movimenti sospetti” che inchiodano

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Caso Manzo, sembra che la svolta sia davvero vicina: alcune telecamere private ubicate sulle abitazioni che danno su via Marconi, meglio conosciuta dagli abitanti di Prata come via della Stazione (proprio perché è la strada che costeggia la ferrovia in disuso del paese della valle del Sabato) e sua via Annunziata, avrebbero immortalato, la sera dell’8 gennaio del 2021 – quando il pensionato 71enne è scomparso – una serie di cose che sono ritenute di fondamentale importanza dagli inquirenti per la continuazione delle indagini e per chiudere il cerchio.

In particolare, una delle due telecamere dell’abitazione privata di via Marconi punta proprio sull’incrocio dove si vede nitidamente – da altre telecamere, quelle del ristorante – Mimì per l’ultima volta. L’uomo è qui che, secondo le testimonianze raccolte in questi mesi, si ferma per una manciata di secondi, decidendo poi di svoltare verso la stazione, invece di dirigersi verso la Basilica dell’Annunziata così come aveva detto intorno alle 21.40, quando va via da casa sua dove si sta tenendo la festa di compleanno della figlia Romina (indagata per sequestro di persona).

A questo incrocio, gli inquirenti notano movimenti sospetti. Proprio a seguito di questi movimenti ripresi dalle telecamere dell’abitazione, si è deciso di circoscivere le indagini e di effettuare i sopralluoghi che si sono poi tenuti venerdì scorso per fare determinati accertamenti.

Queste telecamere sono ritenute fondamentali per chi sta indagando perché fanno emergere movimenti che contraddicono, in buona sostanza, le affermazioni, le dichiarazioni, le testimonianze di diverse persone. Si nota il transito di diverse macchine dalle 21 alle 3 del mattino del 9 gennaio (come riferito dalla giornalista Lucilla Masucci durante “Estate in diretta” su Rai 1) ma l’attenzione sembra concentrarsi su due auto in particolare. Altre telecamere, a supporto delle due suddette, inquadrano anche i numeri di targa della autovetture.

La sensazione che si sia arrivati ad un punto di svolta è confermata dal fatto che, nelle prossime ore, sfileranno in Procura altre persone informate sui fatti. Persone che potrebbero chiarire ancor meglio il giallo. Insomma, a quanto pare, gli inquirenti sembra abbiano in mano tutti gli elementi per inchiodare chi sa quello che è accaduto realmente la sera dell’8 gennaio del 2021 a Domenico Manzo. Uscito di casa, dopo un litigio con la figlia, per andare a fumare una sigaretta – così è quanto stato riferito – senza mai più far ritorno.