Alfredo Picariello – Uniti ce la possiamo fare. E’ il messaggio, forte e chiaro, che diversi commercianti della zona Tribunale di Avellino vogliono lanciare. Sono, per lo più, bar. Che si stanno impegnando, da subito, a rispettare le regole previste dal decreto del Consiglio dei Ministri per arginare l’emergenza coronavirus. “Noi ce la stiamo mettendo tutta”, afferma Ciro Covi del Caffè Saint Tropez. “Ma da soli non ce la possiamo fare, serve la collaborazione dei nostri clienti. Anche loro devono rispettare le regole ed autarci ad evitare qualsiasi forma di assembramento, ad esempio”.
Gli imprenditori sono fortemente intenzionati a dare una mano alla sconfitta del virus. Igienizzanti sui banconi e non solo, baristi e camerieri dotati di guanti, misure per evitare contatti inferiori ad un metro, igienizzazioni costanti dei locali, bicchieri e cucchiai monouso. “Possiamo vincere questa battaglia rispettando le regole che ci sono state imposte”.
“Tutti noi abbiamo paura, mi sembra ovvio – aggiunge Generoso Manfra di “Caffè Yna” -. Per questo motivo rispettiamo le regole, ci mancherebbe altro. Siamo i primi a farlo”. “E’ un momento difficile, ammettiamolo – sottolinea Massimo Cilio, titolare del bar Mivida e della pizzeria “Pazzaria” -. E’ complicato gestire un locale in questo modo. Ma siamo tenuti a farlo ed è giusto così. Per questo motivo chiediamo la collaborazione dei nostri clienti. Aiutiamoci a vicenda”.
Circola, con insistenza, la possibilità che venga emanata un’ordinanza di chiusura dei locali alle 18. Gli imprenditori, però, non sembrano essere d’accordo. “Meglio prevedere un blocco totale per una quindicina di giorni, sarebbe preferibile. Chiudere tutto, qualsiasi locale, con gli aiuti successivi di Stato e Regione che ci consentano di farci rialzare. In questo modo, limitiamo i danni. Ormai abbiamo perdite sugli incassi di oltre il 50%”.
“La gente, ormai, ha paura di tutto, anche di fare la spesa o di prendere un caffè. Ma noi siamo in regola, si può stare tranquilli”, dicono in coro Gianmarco Del Reno di Gamea Café, Luca Morelli e Anna Grasso di Morelli’s Bar e Giuseppe De Vito della Macelleria De Vito. “Noi facciamo entrare i clienti due alla volta, sanifichiamo sempre tutto e invitiamo i cittadini a fare gli ordinativi telefonicamente. In questo modo, velocizziamo il tutto ed evitiamo file o code pericolose”, spiega Alessia Pecoraro de “L’oro bianco-Caseificio Barlotti”. Stesse precauzioni utilizzate alla pizzeria “La Coccinella”. “Punteremo di più sull’asporto e sulle consegne a domicilio”, afferma Cosimo Marrone.
Tante, tantissime le precauzioni anche negli altri bar del centro di Avellino, come ad esempio “Antica Gelateria del Corso”, “Dulcis in Furno” e “Jigger”.