FOTO/ Ariano vicina al voto, rush finale per i cinque candidati sindaci

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Era il 1875 quando Francesco De Sanctis percorse l’Irpinia in lungo e in largo nel suo faticoso “Viaggio Elettorale”. E faticoso, pieno di programmi, appelli, promesse, ma anche di scontri, intrighi e veleni si è concluso il viaggio elettorale dei cinque aspiranti sindaco di Ariano Irpino e delle loro squadre.

Il foro per i comizi di chiusura elettorale è stato il cuore di piazza Plebiscito per quattro dei cinque candidati: Anselmo La Manna, Generoso Cusano, Enrico Franza e Domenico Gambacorta. Nell’auditorium della scuola media Mancini di rione Cardito, invece, ha parlato il pentastellato Mario Iuorio. Riassumendo le proposte, le priorità sono opere pubbliche, viabilità, centro storico, periferie, giovani, lavoro, formazione e cultura. Poi, tanti piccati botta e risposta.

Il primo appello quello di Anselmo La Manna che salito sul palco alle 18, accompagnato dal più giovane della sua lista ArianoVa Emanuel Coppola,  ha dichiarato che con lui in Consiglio comunale “cambieranno molte brutte abitudini che si trascinano da anni, molte zone dimenticate saranno rivalutate. Io non sono arianese di nascita, ma mi sento dentro la vita della città, dentro la sua storia”.

Secondo intervento quello della Lega di Generoso Cusano con lui, oltre alla sua squadra di aspiranti consiglieri anche il coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa e il coordinatore provinciale Sabino Morano. Disinvolto Cusano si è rivolto ai cittadini ribadendo che la sua “è una storia fatta di coerenza e di rapporti umani: io conosco i disagi di chi lavora. Puntiamo sui giovani. Facciamo rinascere questo centro storico e non dimentichiamo più le zone rurali”. Cusano ha lanciato frecce a tutti coloro che “si atteggiano a professori solo perché laureati”. “Io sarò il sindaco del popolo, mi troverete non solo nel Municipio, ma al vostro fianco per rispondere alle esigenze quotidiane di tutti”.

Breve ma incisivo l’intervento di Enrico Franza, appoggiato dalle due liste del centro sinistra. Prima di lui a parlare Michele Caso che ha attaccato il modus operandi scelto per sorteggiare l’ordine dei comizi.”Il centro sinistra ha messo a disposizione un’ora del suo tempo perché qualcuno che ha sei liste ha preferito che parlassero le liste, per far prevalere un gioco di forza e non di convinzione”. Poi Franza: “Vi sono tanti uomini e donne rassegnate che vedono un Ariano senza futuro. Voi siete la nostra speranza – dice rivolgendosi alla platea – per avere una città aperta al dialogo, all’ascolto, al futuro”. “Ricostruire un’idea di città – prosegue – che ponga la persona al centro di un processo che rieduchi al bello: agricoltura, ceramica, attività produttive, formazione. Oggi tira il vento di ponente e respirate il profumo di una nuova storia, il profumo della vittoria”.

Calata la sera è il turno di Domenico Gambacorta e delle sue sei liste. “Intensa campagna elettorale che ci ha portato a convincerci ancora di più che siamo gli unici a poter governare questa città”. E prosegue, mettendo una chiosa al caos scatenato da un audio diventato virale: “Questi giorni sono stati avvelenati in un modo che non merita repliche. Quando vengono toccati gli affetti più cari la tentazione è cadere nella rissa verbale, ma io non cadrò in questo tranello”. Poi Gambacorta continua ricordando all’uditorio i risultati raggiunti durante questi cinque anni: scuole, completamento del contratto di Quartiere, sanità, viabilità, reti fognarie. E infine uno sguardo al futuro: attività produttive, giovani e formazione, agricoltura, imprese e volontariato sociale con la realizzazione di un centro per malati di Alzheimer.

Mario Iuorio, intanto, dall’auditorium della scuola Mancini insieme ai deputati Generoso Maraia e Michele Gubitosa e al sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. Ad aprire il comizio, il capolista Luca Orsogna, poi hanno preso parola gli onorevoli. “Questa campagna elettorale è stata un piccolo show – apre Iuorio il suo intervento – anziani a rischio di infarto che ballavano scatenati; insegnanti che davano santini ai genitori degli alunni. Ma ora la favola è finita.  Con il vostro aiuto faremo una rivoluzione che ci permetterà di dire basta ai ricatti, ai lavori dati agli amici degli amici. Nei 5 anni sarò il vostro faro mettendo al centro ogni singolo cittadino; sarete voi gli unici padroni del vostro destino”. Poi gli obiettivo per il futuro partendo dalla bonifica di Difesa Grande e ancora: “Vogliamo creare lavoro qui ad Ariano, basta giovani che vanno via. Questa città vuole cambiare, ci hanno fatto capire che abbiamo le carte in regola per vincere al primo turno: Gambacorta, vincituri te salutant” chiude il candidato pentastellato Iuorio.