Avellino – “Quello che sta accadendo in queste ore a via Tagliamento è un teatrino penoso: qui è in gioco non il sistema del partito ma il futuro della città”. Il deputato di SeL Giancarlo Giordano ha incontrato gli avellinesi nella prima uscita pubblica della lista civica Avellino bene in comune, il progetto che lo vede candidato a sindaco alle prossime amministrative della città capoluogo.
In via Verdi erano presenti tanti esponenti dei partiti e associazioni che appoggeranno Giordano il 26 e 27 maggio, da Carillo a Della Pia, da Giova ad Anzalone, da Moricola a Santoro, da D’Argenio a D’Andrea.
Il Pd nel mirino. “Fui rimproverato quando parlai di primarie truccate. Ed in verità è stato un trucco mal riuscito. Ora mi venissero a dire chi è che sta mettendo la città nelle mani del centro destra…”.
Ma Giordano aggiunge: “Alla segretaria Lengua dissi in tempi non sospetti che dalla disastrosa esperienza amministrativa di Galasso, il Pd e la città ne sarebbero usciti non con un pannicello caldo ma attraverso un’assunzione di responsabilità politica e non con finte primarie. In questo senso aggiunsi anche che non sarebbe toccato al Pd, ma neanche a SeL o al Prc, indicare il candidato sindaco della coalizione di centro sinistra, bensì bisognava guardare alle migliori energie della città. Invece hanno ben pensato di radunare una comitiva poco allegra di candidati e il tutti a bordo ha portato la nave ad affondare. Posso dire oggi: noi ve l’avevamo detto”.
Giordano non chiude definitivamente il discorso col Pd: “La mia candidatura – ha concluso – vuole essere la candidatura di tutto il centrosinistra. Siamo aperti al confronto, ma alle nostre condizioni. Il Pd non pensi di farci pagare le sue crisi perchè la città non può più attendere riti politici, bensì necessita di risposte”.