Alfredo Picariello – 34 anni e non li dimostra potrebbe apparire, ormai, una frase fatta, scontata. Ma è la realtà, dimostrata dai fatti e dai tantissimi attestati di stima che arrivano, sempre, da tutta Italia. “Il meeting internazionale di atletica leggera città di Avellino è un fiore all’occhiello di tutta l’Irpinia”, dice senza mezzi termini l’assessore allo Sport del capoluogo irpino, Giuseppe Giacobbe. Quella che inizierà oggi, poco dopo le 14.30, è la 34esima edizione. “Quest’anno è un meeting di resistenza”, sottolinea l’organizzatore della manifestazione, il delegato provinciale del Coni, Giuseppe Saviano.
Dopo due anni, il campo Coni di Avellino, in via Tagliamento, torna ad essere calcato da atleti di un certo spessore. In pista giavellotto e corsa. Purtroppo non sarà ammesso il pubblico, causa covid. “L’edizione di quest’anno – evidenzia Saviano – non è certamente una delle migliori dal punto di vista tecnico. La pandemia ha creato non pochi problemi al movimento atletico. Qui ad Avellino, poi, abbiamo dovuto fare i salti mortali. Ma era un’occasione troppo importante, un’occasione da non perdere, quella di utilizzare finalmente una pista completamente nuova, rifatta, una pista ad hoc per manifestazioni e competizioni di altissimo livello”.
“L’atletica leggera – prosegue Saviano (che oggi, per il meeting, ha sospeso per un giorno l’altra sua “creatura”, ovvero Sportdays, in programma fino al prossimo 20 giugno a Torelli di Mercogliano) – dovrebbe comprendere che è questo il suo momento, perché è uno sport che si può praticare con il distanziamento. Certo, come detto, il periodo non è ancora facile: la Federazione nazionale deve concentrare tutte la date delle attività un periodo ristretto di tempo a causa del virus e anche perché ci sono scadenze importanti, come le Olimpiadi”.
“Ma noi resistiamo, mettiamo una pietra per ricomincare nel migliore dei modi. Abbiamo già chiuso un accordo con la Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) regionale che ci consentirà di invitare atleti imporanti in tempo utile. Già dal prossimo anno, dunque, organizzaremo un meeting di altissimo livello. La nostra kermesse è una garanzia, tutti gli ex atleti che vi hanno gareggiato ne parlano con stupore e grande nostalgia. Del resto, non ci sono molti meeting in Italia con 34 anni di anzianità”.
La speranza è di fare in modo che ritornino i fasti di una volta, quando al campo Coni hanno gareggiato personaggi del calibro di Sandro Floris, Livio Berruti, Pietro Mennea. E anche Donato Sabia, che è stato un mezzofondista e velocista italiano, campione europeo indoor degli 800 metri piani a Göteborg 1984, venuto a mancare il 7 aprile 2020.
Lo ricorda Pino Gianfreda, speaker storico del meeting di Avellino, il quale ha dato la sua voce a tantissimi eventi molto importanti nel campo dello sport, come ad esempio “Italia ’90”. “Nonostante tutto – dice Gianfreda – anche oggi, qui al Campo Coni, gareggeranno atleti importanti, di qualità. Tornare in questa struttura dopo due anni è molto bello, anche perché il campo è perfetto. Magari ne avessimo uno così anche a Roma”.
Da settembre, come assicura l’assessore Giacobbe, per la struttura di via Tagliamento dovrebbe entrare in vigore il regolamento approvato dal Comune di Avellino, pandemia permettendo. “Non sarà soltanto un campo di atletica leggera ma una struttura sportiva aperta a tutti. Intanto faccio i miei complimenti a Saviano per l’organizzazione del meeting”.
“L’atletica è viva in Irpinia ed il campo Coni è un’eccellenza. Ma il movimento atletico ha bisogno di maggiore attenzione, anche da parte delle istituzioni”, dice Giovan Battista Audia della Fidal. “Il meeting è un segnale di speranza e di ripresa”, sottolinea Francesco Rodia di Expert.