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FOTO / A Cesinali il solito Governatore, snobba i giornalisti e fa annunci roboanti: “La Campania sarà la prima regione d’Italia”

Alfredo Picariello – E’ il “solito” De Luca quello che si presenta, puntuale, a Cesinali, per un confronto con Ciriaco De Mita. Solito e selettivo a modo suo. Evita infatti i giornalisti irpini, nessuna dichiarazione né all’arrivo né alla fine della manifestazione, tranne qualche battutaccia delle sue, mentre dal palco del Teatro d’Europa le spara oggettivamente abbastanza grosse.

Supportato da un Ciriaco De Mita sempre più “votato” al deluchismo, completamente appiattito sul Governatore. Si capisce bene, dopo aver assistito a tutta la manifestazione, dunque, perché De Luca abbia scelto l’ “abbraccio” del sindaco di Nusco per la sua vera, prima uscita elettorale in provincia di Avellino (peccato non abbia le orecchie così fini da poter ascoltare i commenti dei presenti: “Noi siamo qui per Ciriaco De Mita, mica per De Luca. Tante gente è qui solo per De Mita”).

De Luca può andare a ruota libera senza un vero contradditorio. La conclusione della serata è roboante. “Voglio fare della Campania la prima regione d’Italia nel giro di un anno e mezzo”, dice tra gli applausi di una sala oggettivamente troppo piena – anche perché oggettivamente piccola – rispetto al periodo di Covid. “Ce la faremo, non dovete avere dubbi. Avremo un sistema sanitario perfetto, un ambiente sempre più pulito. Saremo impegnati un un lavoro duro, ma serio e concreto”.

Il presidente della Regione uscente ci tiene a sottolineare queste cose anche per rispondere a De Mita. Il leader di Nusco, in un intervento precedente, dice infatti: “Il mio dubbio non è se tu diventi o meno di nuovo Governatore. Perché tu vinci, questo è sicuro. I miei dubbi sono invece sulla qualità degli eletti”. De Mita, dunque, così come aveva fatto anche in altri luoghi, critica il fatto che a sostegno di De Luca ci siano ben 15 liste.

“Ho sicuramente il dovere di ringraziare tutti coloro che mi sostengono”, afferma l’ex sindaco di Salerno. “Ma con me non funziona il mercato della politica oppure il mercato degli incarichi. Nessuna decisione è stata presa, nessun assessorato già assegnato, anche perché l’esecutivo che andrò a formare dovrà essere di grande qualità e dovrà lavorare costantemente. Si viene a Napoli a buttare il sangue e non a scaldare la poltrona”.

Ad inizio della manifestazione, che vede in prima fila i quattro candidati irpini della lista Fare Democratico/Popolari (c’è anche il nipote di Ciriaco, Giuseppe De Mita, vicepresidente della Regione quando governava il centro-destra) Pino Rosato, Anna Nazzaro, Angelo Lanza e Lella Nevicella, De Mita “ricorda” il famoso Patto di Marano e la decisione di appoggiare De Luca e non più Caldoro.

“Non riuscivamo più a stare in coalizione con chi ha fatto fare il presidente della Regione al proprio Capo di Gabinetto. A De Luca ponemmo poche questioni, nessuna di carattere personale. Credo che il percorso intrapreso con lui sia stato utile, anche alla provincia di Avellino, se penso ad esempio al progetto Pilota in Alta Irpinia. L’attività di De Luca è stata straordinaria, l’ho sempre considerato un coraggioso ed ha ottenuto risultati importanti”.

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