Marco Imbimbo – Può dirsi soddisfatto il primo cittadino, Paolo Foti, di fronte all’approvazione dei bilanci 2016 e 2017 di Acs. La società è tornata in attivo, così come è stato rivisto quel contratto di servizio che «conteneva delle assurdità», sottolinea il sindaco.
Mentre lui si prepara al lasciare Palazzo di Città, dopo aver sistemato in conti di Acs, non manca di lanciare un appello al futuro sindaco: «Sento tante cose in campagna elettorale, sarà pure il clima particolare, ma Acs deve rimanere pubblica e la gestione della sosta deve mantenere la trasparenza che siamo riusciti da darle».
Nel frattempo, vanno commentate le conclusioni positive dei due bilanci: «Non ho mai avuto dubbi che si concludesse in questo modo – sottolinea Foti. Quando ho nominato Greco, l’ho fatto conoscendo bene il suo valore professionale. Inoltre non vi erano ragioni ostative affinchè questo procedimento si concludesse in questo modo. C’è stato sicuramente qualche ritardo, ma la burocrazia degli atti è la disgrazia degli enti locali».
Ora bisogna cominciare a guardare al futuro di Acs. «Sono convinto che i numeri siano rassicuranti per far sì che il Comune di Avellino valorizzi questa società, che garantisce introiti non trascurabili, e crei ulteriori condizioni per rafforzarla e rilanciarla».
Le operazioni su Acs, portate avanti in questi due anni, hanno riguardato sia i conti che le sue mansioni. «Abbiamo predisposto la modifica del contratto di servizio, prevedendo solo la gestione della sosta – spiega Foti. La custodia degli immobili comunali era un’assurdità, perché non si può generare un mostro. Non si può autorizzare l’azienda a fatturare a piè di lista i costi, preventivamente stabilendo che c’è un ricarico del 25%. Una vera assurdità. Vengo da esperienze professionali, se avessi proposto una cosa del genere in un consiglio d’amministrazione, mi avrebbero cacciato a pedate».
Rimanendo nel tema del futuro della società, a Foti sorgono varie perplessità ascoltando le proposte su Acs da parte di alcuni candidati sindaco. «Capisco il clima da campagna elettorale, ma si deve avere la freddezza e la lucidità di penetrare nei problemi per poterne parlare. Invece vengono assunte posizioni dopo una valutazione di carattere epidermico, di superficie – sottolinea Foti. Spero soltanto che la gestione della sosta in città, che oggi è in regime di assoluta trasparenza e linearità, resti tale. L’azienda non ha bisogno di procedere ad affidamenti a terzi di un’attività che è il suo core business. Se si decide di togliere la gestione della sosta ad Acs, tanto vale chiudere la società».
Una precisazione polemica, ma a cui ne segue un’altra in merito alla nomina del futuro amministratore unico, visto che Greco ha completato il suo compito. Una nomina che non dovrà avere più il carattere politico, ma ciò vale anche per le altre controllate del Comune, come il Teatro. «So di attirarmi antipatie diffuse, ma io ho interpretato il mio sindacato con logica ben chiara: tutelare gli interessi della città e del Comune. Per riuscirci, le scelte sulle controllate devono essere ponderate. Queste attività, vanno affidate a persone che hanno i requisiti di carattere professionale e tecnico, poco o niente vale un curriculum politico».