Foti rottama il Pd avellinese: si fa come dice lui

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Pasquale Manganiello – Ancora una volta le dimissioni paventate nei giorni scorsi risultano l’ennesimo bluff di Paolo Foti che, di fatto, se ne frega dei diktat di Paris, Famiglietti e D’Amelio sull’azzeramento della Giunta e va avanti per la sua strada, procedendo sulla via del mini-rimpasto.

Un uomo solo al comando che supera i momenti di logoramento dovuti agli avvisi di garanzia (il sesto è arrivato venerdì scorso per il caso Cocchia) e tira dritto verso il 2018. Salvato da parte delle opposizioni che lo hanno tenuto in piedi quando era lì lì per crollare, Foti, come da copione già sperimentato in passato, riprende in mano le redini dell’Amministrazione, mette pressione ai suoi consiglieri paventando le dimissioni, redistribuisce deleghe e assessorati, mette i piedi in testa ad un Partito che conta quanto il due di bastoni quando la briscola è a coppi e si tira fuori dalla “crisi”, tra tradimenti e bugie, con il piglio dell’animale politico che sa non guardare in faccia la realtà.

Nel merito della riunione di ieri a Via Tagliamento, è emersa la possibilità di un rimpasto delle deleghe per gli assessori uscenti ad esclusione di Marco Cillo, Anna Carbone ed Elena Tordela (che verrà sostituita da un altro riferimento di Scelta Civica). Dovrebbero restare in sella Ugo Tomasone e Augusto Penna. Briciole per l’Area D’Amelio.

Sempre per il “bene di Avellino“.