Avellino – “Occorre ripartire per procedere con l’esproprio o l’acquisto dell’immobile, ma soprattutto per definire a monte le funzioni che l’edificio dovrà ospitare in futuro – spiega Luca Cipriano, candidato al consiglio comunale di Avellino per la lista del Pd – Ritengo che la dogana possa essere il teatro ridotto del Carlo Gesualdo, una sala da 300 posti da riservare a progetti artistici di ricerca, di sperimentazione, alle realtà locali che hanno difficoltà nell’utilizzo del teatro viste le dimensioni e i costi di gestione. Una sala da utilizzare per musica, prosa, danza per ampliare ancora l’offerta artistica del Gesualdo e intercettare nuovo e più ampio pubblico. Un immobile da assegnare all’Istituzione Teatro, risolvendo a monte anche il problema della gestione economica dello spazio”. Stamattina Paolo Foti e Luca Cipriano hanno apposto un lucchetto alla recinzione della Dogana, un gesto simbolico per manifestare la volontà della nuova Amministrazione di liberare l’immobile dai lacci della burocrazia e, allo stesso tempo, testimoniare l’impegno a non fermare l’iter di recupero del monumento.
Un impegno con la città per salvare uno dei monumenti simbolo di Avellino. Una battaglia che ha visto Luca Cipriano già impegnato in passato nel Consiglio Comunale e nella Commissione Cultura. Qualche piccolo passo è stato fatto ma poi tutto si è nuovamente arenato. Adesso occorre ricominciare, mettendo il futuro della dogana al centro del dibattito amministrativo dei prossimi anni.