Foti: “Contro di me idiozia e meschinità permanenti. Migranti? Città razzista”

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Durante la cerimonia di scoprimento della targa toponomastica dedicata al medico Mario Malzoni, il sindaco di Avellino Paolo Foti non si è risparmiato negli attacchi a chi ha duramente criticato il suo operato negli scorsi mesi.

“Sono sindaco pro tempore – ha dichiarato Foti – ma l’idiozia e la meschinità altrui sono permanenti. Sarebbe arrivato il momento che si pensasse veramente alla città piuttosto che accanirsi contro di me o l’amministrazione. Non serve, non aiuta la città, non aiuta la politica né l’amministrazione. Io spero che si chiuda questa fase, poi ognuno prenderà le proprie responsabilità.”

ACS – “Sono stato io ad affidare la gestione del verde pubblico all’Acs. Ho sbagliato. Non ha funzionato: non avevano né il personale e neppure le attrezzature, sono stati costretti a subappaltare ad un’altra ditta. I risultato sono stati molto negativi. Ora si farà una gara d’appalto e sceglieremo altri soggetti”.

Dogana: “E’ diventato lo sfogatoio per parlare di tutti i mali di Avellino. C’è stata una sentenza, io non sono Nembo Kid. La la Dogana è della città e resterà alla città”.

TEATRO – “Devo assicurare piena funzionalità sul piano amministrativo e organizzativo all’istituzione teatro Carlo Gesualdo. A quel punto, tutto procederà in modo naturale e automatico, però purtroppo la situazione che si è creata significa che c’è un problema che va affrontato perché ci sono pregiudizi di ordine patrimoniale”.

MIGRANTI – “Questa è una città razzista e io lo vedo tutti i giorni. Io sono obbligato per quote a dover ospitare un certo numero di migranti e ora stiamo individuando una nuova sistemazione, ma si solleveranno problemi anche lì e questa è la dimostrazione definitiva che Avellino è una città razzista che non vuole incomodi.”

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