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Foscarini studia il piano per salvare l’Avellino a Terni

di Claudio De Vito – Un altro passo è stato compiuto, un’altra giornata di allenamenti è andata in archivio. L’Avellino prosegue la marcia di avvicinamento ai novanta minuti più importanti della stagione consapevole di avere il destino tutto nelle proprie mani. Vincere a casa della cenerentola del campionato è impresa tutt’altro che ardua sulla carta, ma nei fatti bisognerà fare i conti contro le variabili impazzite motivazionali che sfuggono a ogni tipo di previsione.

La Ternana ha entrambi i piedi in C, ma guai a sottovalutare l’ultimo sussulto d’orgoglio in una stagione iniziata male e finita peggio. La squadra di Luigi De Canio tra l’altro lamenterà tante assenze: la lista dei 18 arruolati per Vercelli dovrebbe assottigliarsi ulteriormente con una manciata di riserve a disposizione (Albadoro, Valjent, Ferretti, Gasparetto, Favalli, Paolucci, Repossi, Montalto, Piovaccari e Sala sono alle prese con guai fisici; Vitiello rientrerà dalla squalifica).

Il calo di tensione già in sede di approccio alla partita è dietro l’angolo ed ecco perché da domani pomeriggio scatterà il ritiro anticipato non fuori porta (come avrebbe voluto Claudio Foscarini) ma in sede presso il Green Park Hotel, tradizionale quartier generale di Mercogliano. La partenza per l’Umbria avverrà giovedì dopo l’ultimo allenamento al Partenio-Lombardi. Venerdì mattina l’ultimo collaudo sul naturale del “Libero Liberati” che di notte invece sarà colorato da oltre duemila supporters biancoverdi.

Arriveranno da ogni dove per incitare i lupi che a Terni giocheranno praticamente a casa sulla scia dell’entusiasmo generato dai diecimila presenti sugli spalti contro lo Spezia. Il branco guidato da Claudio Foscarini vuol regalare la gioia finale al popolo irpino dopo le tante sofferenze di un’annata con troppi bassi e pochi alti. L’allenatore trevigiano da oggi ha iniziato ad allestire in trincea la migliore formula tattica e a livello di interpreti.

Dietro le porte chiuse del Partenio-Lombardi ballano diverse opzioni tattiche che il tecnico biancoverde può permettersi grazie alla varietà di scelte individuali dal centrocampo in su. Si parte dal caposaldo della linea difensiva a quattro con Lorenzo Laverone, Pierre Ngawa, Marco Migliorini e Nicola Falasco: Anton Kresic è in allerta viste le precarie condizioni muscolari del belga dopo lo stop di Carpi.

L’altro punto fermo dopo l’infortunio di Carlo De Risio pare essere la mediana a tre interpreti che contro la Ternana gioverebbe del recupero completo di Angelo D’Angelo. Il capitano biancoverde giocherebbe con Francesco Di Tacchio e Davide Gavazzi in un centrocampo muscolare e allo stesso tempo di gamba e inserimento per via delle caratteristiche dei due interni. E anche di maggiore esperienza: in tal senso pagherebbe dazio Reno Wilmots, in evidenza ad Ascoli e più in ombra con lo Spezia.

La conferma del tridente Molina-Castaldo-Bidaoui è una delle soluzioni che Claudio Foscarini potrebbe adottare. Da non trascurare anche un assetto a due punte con Luigi Castaldo e Matteo Ardemagni con Leonardo Morosini a supporto che stuzzica l’allenatore veneto. Adottare il 4-3-1-2 però significherebbe rinunciare a Salvatore Molina, uno degli uomini più brillanti a livello fisico e intelligenti tatticamente nell’interpretazione delle varie fasi di gioco.

Appaiono complicati i recuperi di Armando Vajushi, Federico Moretti e Santiago Morero che potrebbero comunque partire per la destinazione ternana insieme a Bryan Cabezas che però, alla luce delle recenti problematiche fisiche, sarà in forse fino all’ultimo. Out Simone Pecorini, Simone Rizzato e Simone Marchizza.

 

 

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