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Formicoso – Morelli assicura: “Non apriremo discariche”

Nessun intervento relativo all’apertura di nuove discariche: le parole del generale Mario Morelli, sottosegretario all’emergenza rifiuti, lasciano presumere una situazione ‘tranquilla’ per quanto riguarda la questione Formicoso.
“Fino a dicembre – ha dichiarato – termine della fase commissariale, non metteremo in campo alcuna azione. Sul sito di Pero Spaccone ad Andretta – spiega – abbiamo realizzato studi e redatto progetti che lasceremo in eredità. Cederemo il testimone alle costituende società provinciali, consegnando una macchina che funziona. Il futuro dipenderà dalle intenzioni e dalle scelte dei nuovi enti gestori”.
Nei prossimi giorni la struttura avvierà una serie di confronti le amministrazioni provinciali per una verifica del processo di costituzione delle rispettive società e per sciogliere eventuali resistenze e dubbi sulle competenze. Il completamento del percorso entro il 31 dicembre consentirebbe, dunque, la chiusura definitiva dell’attività commissariale.
Intanto ad Ariano si attende la bonifica della discarica di Difesa Grande, mentre quella in località Pustarza a Savignano è in piena attività e nelle ultime settimane è stata al centro di qualche polemica. “Personalmente – ha chiarito Morelli – cerco non solo di aprire il minor numero di discariche, ma anche di gestirle nel migliore dei modi. Ho chiuso con mia disposizione l’impianto di Pustarza in quanto non veniva gestito con la giusta professionalità. Lo abbiamo riaperto solo dopo l’esecuzione dei lavori richiesti ed il cambio di alcune figure chiave nella gestione. Ho autorizzato lo sversamento dei rifiuti foderati bruciati a Coda di Volpe solo dopo aver ricevuto rassicurazioni dalla stessa Arpac sul loro stato non pericoloso”. Al momento, secono quanto chiarisce lo stesso Morelli, è stata data disposizione per il trasferimento in discarica di circa 300 tonnellate di rifiuti al giorno che consentirebbero all’impianto un’autonomia di un anno e otto mesi. “In ogni caso – ha assicurato – non andremo mai oltre i valori progettuali, tra le mille e le mille e duecento tonnellate”.

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