di Claudio De Vito – Erano attese in serate le pronunce del Collegio di Garanzia del Coni sul format della Serie B che invece resta un rebus insieme alla C e alla D. Il presidente Franco Frattini infatti si è riservato di decidere con calma alla luce della complessità delle argomentazioni prodotte oralmente dalle parti ricorrenti nell’udienza odierna a Sezioni Unite presso il Salone d’Onore del Foro Italico.
“Non è giusto decidere frettolosamente su una questione così importante” ha riferito l’ex Ministro degli Esteri che il 31 luglio spedì l’Avellino di Walter Taccone davanti al Tar Lazio. Le decisioni del Collegio sono attese pertanto tra le giornate di lunedì e martedì, più verosimilmente nel secondo giorno della settimana.
Deluse le aspettative di risoluzione della bagarre da parte di Ternana, Pro Vercelli, Siena, Novara e Catania ma anche da parte degli altri club di B. Articolata la materia del contendere ma intanto è sempre più caos tra B, C e D dal momento che non si conosce ancora se la cadetteria rimarrà a 19 oppure tornerà a 22 e chissà con quali ripescate (Ternana, Pro Vercelli e Siena come probabile oppure Novara, Catania e lo stesso Siena).
Un effetto domino in negativo che si ripercuote sulla Lega Pro pronta domani alle 18 a diramare gironi e calendari. Rinviato però l’appuntamento fissato l’8 settembre (e di conseguenza con ogni probabilità anche la prima giornata di campionato) proprio per avere il quadro chiaro sul format della Serie B.
Dunque anche il Calcio Avellino dovrà attendere ancora con l’esordio nel torneo di Serie D previsto il 16 settembre a Ladispoli. Ora più che mai, con l’ennesimo colpo di scena in negativo, risulta davvero complicato ipotizzare scenari per la società di Gianandrea De Cesare.