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Forino – Masaniello: “Ho dubbi su appalto illuminazione pubblica”

Da Gerardo Masaniello riceviamo e pubblichiamo “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. E’ una frase celebre del politico, scrittore e giornalista italiano Giulio Andreotti,e, in un suo famoso aforisma aggiungeva “Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia”. Chissà se a dubitare sull’iter della gara ho avuto ragione o se ho peccato. Di una cosa sono certo! Il termine di presentazione delle offerte per l’affidamento della gestione del servizio d’illuminazione pubblica, il cui importo a base d’asta di € 3.113.272,21 oltre I.V.A., che doveva scadere il 22 febbraio c.a, fu prorogato di circa un mese, mediante un semplice avviso del Responsabile del Servizio. Il 22 febbraio c.a. la ditta SMAIL SPA, presentava l’offerta e rimaneva unica fino alla scadenza del bando. La commissione esaminatrice della gara, al fine dell’aggiudicazione provvisoria, avrà dovuto limitare il proprio lavoro alla verifica della corrispondenza della documentazione prevista dal bando. Con articoli apparsi sul Web e giornali locali, criticai duramente il provvedimento di proroga citato, perché non costituiva una determinazione contenente giustificazioni e motivazioni al riguardo e mi appariva a dir poco vizioso, tenuto conto che era oltretutto privo di qualsiasi valutazione atta a dimostrare che la proroga non pregiudicasse i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, discriminazione e proporzionalità tra i concorrenti. A questo dubbioso iter procedurale in materia d’appalto, si aggiunge una scelta politica sbagliata, intesa ad affidare per venti anni il servizio di pubblica illuminazione mediante il pagamento di una rata annuale, pari all’attuale costo annuo fisso di € 155.663,61 (oltre IVA) con il ribasso d’asta del 10,23% come risulta dall’esito di gara. E’ una scelta “scellerata” che graverà costantemente nelle tasche dei cittadini per i prossimi vent’anni ed anche un inganno, tenuto conto che il risparmio energetico sarà trattenuto dalla Società per ammortizzare l’investimento iniziale. Mi chiedo! Quali sono i vantaggi per il cittadino? Perché ipotecare per venti anni un costo fisso impedendo in tal modo a futuri amministratori scelte diverse, finalizzate alla riduzione delle spese a carico dei cittadini? Basterebbe poco per garantire un servizio efficiente e a costo sostenibile se esistesse il senso di responsabilità da parte di chi è stato chiamato a gestire le sorti di tutti. Purtroppo a Forino è proprio questa qualità che manca ormai da molti anni.

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