Forino, il dolore dei genitori del piccolo Claudio: “Vogliamo giustizia”

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La forza della disperazione, di un dolore troppo grande. Lidia e Carlo – lei di Cicciano, lui di Moschiano ma residente a Forino – chiedono giustizia per il loro piccolo Claudio, morto dopo neanche tre mesi e mezzo di vita, all’ospedale Monaldi di Napoli.

I genitori, tramite il loro legale, l’avvocato Federica Renna, hanno presentato denuncia contro il nosocomio partenopeo per omicidio colposo e lesioni colpose. Il medico di parte sta ora valutando tutto quello che è accaduto in questi mesi. La salma del piccolo e la sua cartella clinica sono state poste sotto sequestro ed ora si è in attesa dell’autopsia.

La richiesta è molto probabile che venga reiterata dall’avvocato Renna, visto che è stata depositata già una settimana fa. L’obiettivo è di fare chiarezza: è morto un piccolo innocente e la vita dei loro genitori è stata letteralmente distrutta.

“Il nostro Claudio era un bambino sano, quando è nato (il 10 gennaio del 2023, presso la clinica privata “La Madonnina” di San Gennaro Vesuviano) stava bene, aveva solo un piccolo difetto al cuore paragonabile ad una appendicite. Bastava una semplice operazione e tutto si sarebbe risolto”.

Invece non è andata così, purtroppo. Dopo che gli fu diagnositcato il soffio al cuore, fu sottoposto ad una visita cardiologica al Monaldi.

La cardiologa di turno dispose che il piccolo poteva tornare a casa e che si doveva sottoporre a dei controlli periodici settimanali con terapia da eseguire presso il domicilio.

Il 22 marzo scorso Claudio presentava un colorito pallido e dunque i genitori decisero di riportarlo in ospedale. In quella sede fu disposto il ricovero del bambino da parte della cardiologa che lo aveva in cura. Non appena fu ricoverato nel reparto di cardiochirurgia pediatrica, i medici predisposero un intervento chirurgico non urgente. Dalla data di ricovero fino all’intervento chirurgico, effettuato il 28 aprile scorso, il piccolo Claudio è stato affetto da due infezioni.

E’ stato operato – come precisato dai due genitori nella denuncia – ma non nella sala operatoria neonatale, in quanto era stata chiusa. In ogni caso non appena terminata l’operazione i due genitori furono informati che l’intervento era riuscito e che dopo poco avrebbero potuto parlare con il chirurgo. Colloquio che non c’è mai stato.

Dopo l’intervento il piccolo è stato trasferito nella terapia intensiva, ma non in quella specifica per neonati. Le ultime rassicurazioni ricevute il 28 aprile alle 20.40. Ma alle 23 dello stesso giorno i due furono chiamati dall’ospedale. Alle 23.30 un medico li informò del decesso del piccolo Claudio.

“Nostro figlio andavo operato immediatamente. Il dolore è fortissimo, Claudio ha sofferto ingiustamente ed ora deve avere giustizia”.