Forgione: “Sarà dissesto anche con parere negativo di dirigente e revisori dei conti”

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Marco Imbimbo – L’amministrazione Ciampi scioglie le riserve e decide per il dissesto. La conferma è arrivata oggi durante la conferenza dei capigruppo dove l’assessore al Bilancio, Gianluca Forgione, ha illustrato le condizioni finanziarie dell’ente.

Non è arrivata una relazione vera e propria come avevano chiesto i vari gruppi consiliari, ma c’è stata una semplice esposizione di numeri da parte dell’assessore. Inoltre, la questione dissesto, rischia di diventare un vero e proprio giallo. La giunta dovrebbe adottare solo lunedì l’atto di dichiarazione del dissesto, ma potrebbe essere corredata da un parere negativo del dirigente alle “Finanze” che, stando alle voci di corridoio, sarebbe più propenso verso un piano di riequilibrio pluriennale. Forgione, però, annuncia anche anche in caso di parere negativo “la pratica arriverà in Aula”.

Secondo l’assessore, invece, il dissesto rappresenta l’unica strada percorribile. «Ritengo che parlare di riequilibrio, oggi, sia intempestivo. Magari sarebbe stato possibile qualche anno fa. Ad esempio oggi ci troviamo con atti di precetto per debiti che, invece, erano stati spalmanti tra le annualità 2018-2020. Uno in particolare ci costringerà a pagare subito 2,6 milioni di euro, invece che spalmati su tre anni. Inoltre, dal primo giorno, ho detto che il Comune, in questi anni, ha avuto una capacità di spesa superiore a quella reale».

Gli effetti del dissesto, sempre se l’Aula voterà a favore, saranno simili a quelli di un piano di riequilibrio, ma «bloccherà le azioni esecutive, quindi avremo una separazione tra gestione straordinaria, che porterà avanti una commissione di liquidazione, e la gestione ordinaria con l’approvazione di bilanci di previsione stabilmente riequilibrati che tengano conto della reale consistenza di accantonamenti nel bilancio di previsione, cosa che oggi non avviene».

Forgione ci tiene a precisare che, la dichiarazione di dissesto, non è una scelta politica, ma nasce dai numeri e dai problemi riscontrati a cominciare «dai crediti che terzi vantano nei confronti del Comune e a cui non si può far fronte ordinariamente – spiega Forgione. Poi c’è il maggior disavanzo accertato, l’aver coperto parte di questi debiti con ulteriori debiti, l’utilizzo di fondi vincolati di cassa non ripristinati. Il Comune utilizza in maniera costante questi fondi per pagare spese correnti».

Per quanto riguarda i debiti, c’è una serie di liquidazioni a cui dovrà far fronte il Comune: «Ci sono già le determine, ora devono seguire i pagamenti per un totale di circa 14 milioni di euro, ma abbiamo una situazione di cassa in cui il Comune utilizza i fondi vincolati».

A parte quelli riconosciuti e già inseriti nei precedenti bilanci, non vengono fornite cifre su altri debiti certi: «Si evincono nella relazione», taglia corto Forgione, riferendosi a quel documento che, materialmente, non è stato portato in conferenza dei capigruppo. Lunedì dovrebbe essere approvato in Giunta dove rischia di arrivare con il parere negativo del dirigente alle Finanze. Subito dopo spetterà ai revisori dei conti valutare la dichiarazione di dissesto.

Forgione, però, assicura che anche con il parere negativo di dirigente e collegio dei revisori «la pratica del dissesto arriverà in Aula. Dagli elementi in nostro possesso, un riequilibrio vorrebbe solo dire il rinvio della situazione in cui versa il Comune».

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