“Le polemiche sul tesseramento , in particolare i casi Lioni , Solofra ma anche Flumeri, ci dicono che in alcuni paesi l’area Renzi , pur di aumentare la quota di tessere, permette logiche di becero trasformismo. Come si fa a permettere a soggetti politici di altri partiti, per giunta candidati ed eletti in liste contrarie ai sindaci del Pd , di poter ottenere la tessera del partito senza una dichiarazione di appartenenza al Pd e/o di iscrizione ai gruppi consiliari del Pd?”. E’ quanto si chiede Andrea Forgione, dirigente Pd.
“ E’ un abominio che un pidiellino o un demitiano – continua Forgione – eletto consigliere comunale di minoranza , possa ottenere la tessera del Pd e continuare a fare opposizione al sindaco PD eletto. In questo modo il partito perde di serietà, di credibilità, diventa un caravanserraglio ingestibile. E poi non è giusto. Facciamo un ipotesi: ammettiamo che i Puglies , da sempre oppositori del sindaco Pd di Frigento, brigassero per ottenere la tessera del Pd, senza fare autocritica e senza un percorso di avvicinamento, il sindco di Frigento, Luigi Famiglietti, avallerebbe questa entrata a gamba tesa? Noi pensiamo di no. Ed allora cosi deve essere anche per Solofra e Lioni. Anche perchè lo statuto nazionale del Pd , all’art 2 , recita che soggetti politici di altri partiti , prima di tesserarsi al partito, devono dimostrare che da due anni non hanno tessere di partito. Un semplice elettore , di qualsiasi partito, può aderire da subito, ma un dirigente di un altro partito o un eletto di altra lista, oppositrice del Pd, non può fare invasione di campo senza un periodo di osservazione. Altrimenti avalliamo i salti della quaglia, i trasformismi, gli avventurieri politici, i voltagabbana. Noi siamo convinti che voi, Luigi e Salvatore, non siete gli artefici di tale vergogna ma solamente avete ricevuto richiesta di iscrizione da parte di questi prestigiatori politici. Conosciamo la vostra onestà intellettuale ed il vostro amore per il PD e perciò siamo convinti che fin da oggi , in direzione provinciale, condannerete questi comportamenti spregiudicati e agirete per bloccare questa invasione di corpi estranei nel partito. Un vero renziano, quali noi e voi siamo, vince in campo aperto , senza sotterfugi o alchimie, sa che questo e’ il momento del cambiamento e che niente e nessuno può fermarlo. Un vero renziano sa che certi comportamenti appartengono ai dinosauri politici che devono essere rottamati. E’ pazzesco che noi rottamatori assumiamo i contorni dei dinosauri politici che combattiamo. Noi , renziani di Paternopoli, abbiamo ricevuto la richiesta di tesseramento di alcuni demitiani, fra cui un dirigente regionale dell’UDC, che volevano diventare renziani per comodità e gli abbiamo detto di no. Prima il demitiano, dirigente dell’UDC , deve dare prova ai democratici veri che ha cambiato idea con fatti concreti , compreso il gesto pubblico di dichiararsi democratico anche in seno al consiglio comunale. Se non fanno questo non potranno avere la tessera del glorioso circolo PD Angelo Vassallo di Paternopoli. Umilmente noi la vediamo cosi. Ma siamo sicuri che anche voi la pensate cosi. Percio’ fermate questo scempio oppure rovinate tutto. E non crediamo che Matteo ne sarà compiaciuto”.
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