Avellino – “L’unica infrastruttura veramente moderna che possiede la città di Avellino è l’autostrada, costruita negli anni ’60 da Fiorentino Sullo. E’ un dato allarmante”. E’ l’amaro commento del Presidente di Confindustria Avellino, Silvio Sarno rilasciato in occasione della conferenza organizzata insieme ai sindacati CISL, CGL e UIL per mettere al corrente l’opinione pubblica su quanto sta accadendo in merito ai fondi strutturali 2007/ 2013.
Il discorso è concentrato principalmente sul silenzio delle istituzioni ed in particolare della Provincia, rispetto alle progettualità ed al programma di investimento dei fondi stessi.
Nel 2003 Confindustria Avellino, insieme ai sindacati costituì “Il Tavolo di governo per le azioni dello sviluppo” con l’obiettivo di pianificare lo sviluppo del territorio attraverso il modello della concertazione fra i soggetti economici e politico – istituzionali rappresentativi. Le proposte del “Tavolo di lavoro” furono principalmente tre: qualificazione del territorio e sviluppo delle eccellenze; qualificazione delle risorse umane; competitività. Ad oggi sembra che nessun progetto avanzato dall’ente sia stato confermato dalla Provincia. “Non vogliamo fare il processo alla De Simone – dichiara il segretario della Cisl Mario Melchionna – ma siamo a metà del 2008 e siamo preoccupati: se la Provincia non presenterà alcun progetto credibile alla Regione non accederà ai fondi e Avellino rimarrà indietro rispetto alle altre province della Campania”. Una vera e propria protesta quella di questa mattina, non soltanto nei confronti della Provincia, ma verso tutte le forze politiche, senza accezione alcuna. “E’ sull’orientamento adottato dalla politica che dobbiamo discutere – ha spiegato Silvio Sarno – Destra e sinistra dovrebbero iniziare a collaborare. In questo territorio dove abbiamo ancora una forte disponibilità di aree e dove abbiamo aziende che rappresentano il fiore all’occhiello per la nostra provincia nessuno fornisce loro la possibilità di crescere. Il nostro Tavolo di lavoro sta lavorando a vuoto, ogni proposta da noi avanzata non ottiene nessun tipo di risposta. Vogliamo il bene dell’Irpinia, non solo delle aziende. Ma solo attraverso la loro riqualificazione la provincia può crescere”.
La preoccupazione dei sindacalisti è quella che le prossime elezioni amministrative possano, piuttosto che risolvere, addirittura oscurare il problema: “Poichè l’anno prossimo si andrà al voto – afferma ancora Melchionna – si rischia di non raggiungere, nei prossimi mesi, alcun risultato. Trascorsa l’estate, inizierà la campagna elettorale… figurarsi se le forze politiche si preoccuperanno dei fondi strutturali”.
Dello stesso parere la CGIL che precisa: “Questa non è la sede di un processo, noi sindacalisti siamo attori del sociale e quindi le responsabilità sono principalmente nostre. Non ci siamo resi conto del potenziale che la nostra provincia possiede, ma ora è arrivato il momento di agire. Abbiamo individuato filiere specifiche, che fanno da spina dorsale al nostro territorio, è necessario sfruttarle per aumentare la competitività della nostra Provincia”. Sindacati e Confindustria sono pronti a continuare la loro battaglia. Se la conferenza di oggi non avrà gli effetti desiderati ne convocheranno delle altre. Inoltre prossimamente è previsto un incontro con tutti i neoeletti irpini al Parlamento.
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