Foggia, Claudio De Vito – L’Avellino si ferma a Foggia e Walter Novellino se la prende con gli episodi, oltre che con le assenze che ad un certo punto della gara – in inferiorità numerica e sotto di un gol – hanno pesato eccome nell’economia dei novanta minuti.
“Ma non abbiamo scusanti” avverte il tecnico biancoverde allontanato nuovamente dalla panchina per proteste nel secondo tempo. “L’espulsione di D’Angelo ha certamente condizionato la partita – ha spiegato – il capitano non deve fare certe cose però deve avere anche delle attenuanti perché è stato buttato fuori con una certa facilità. Ci sono stati altri episodi contro di noi. Nessuna attenuante ma in undici contro undici sarebbe stata tutta un’altra partita”.
Walter Novellino non ci sta perché il suo Avellino la partita l’aveva impattata davvero bene. “Abbiamo concesso davvero poco nel primo tempo – ha evidenziato il trainer di Montemarano – loro hanno fatto soprattutto possesso palla e noi con più attenzione avremmo potuto segnare il secondo gol. Nella ripresa è stata dura in dieci che Greco che gestiva bene il pallone ed un uomo in più sulle fasce”.
Il solo Raul Asencio a battagliare e soluzioni adattate per cercare di portare pericoli. “Mi giravo verso la panchina e non sapevo chi far entrare perché non avevo attaccanti – ha confessato sconsolato Walter Novellino – al di là di questo qualche buon segnale c’è stato, dobbiamo raggiungere in cinquanta punti”.