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Focalenzia a Castelfranci, una festa che ha origini popolari antiche

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Tra gli eventi prenatalizi più conosciuti e apprezzati in Irpinia c’è la tradizionale “Notte re la Focalenzia” a Castelfranci: ecco l’origine di questa ricorrenza dal sapore tipicamente locale.

Girando per l’Irpinia è impossibile non imbattersi, durante tutto l’anno, in eventi e festeggiamenti che richiamano la cultura popolare e vecchie tradizioni, sbiadite ma non dimenticate. Un territorio molto ricco di storia, nel quale ogni piccolo comune vanta robuste radici.

Nei giorni che precedono la festa dell’Immacolata, e per celebrare l’8 dicembre, il comune di Castelfranci onora le sue tradizioni più tipicamente contadine organizzando i festeggiamenti intitolati “Notte re la Focalenzia”.

La “Focalenzia” già dal suo nome vuole evocare la lingua dialettale del posto, il linguaggio più puro della zona per riferirsi all’elemento “fuoco” legato all’antica tradizione dell’accensione dei falò.

Oggi evento molto noto nella proposta enogastronomica e culturale prenatalizia in Irpinia, trae le sue origini da una vecchia usanza dei secoli passati. Quando, alla vigilia dell’Immacolata, la popolazione del posto, dopo aver raccolto i ceppi per fare i falò, vi si riuniva intorno per discutere, per mangiare, per bere del buon vino di annata in piena atmosfera di convivialità. Ricordiamo infatti che Castelfranci rappresenta ancora oggi uno dei maggiori produttori di Aglianico e di Taurasi.

Come allora, l’evento vuole recuperare il senso della socializzazione, dello stare insieme. Soprattutto per riscoprire i valori antichi in modo che non vadano persi. Un modo per continuare a parlare delle tradizioni e trasferirle di volta in volta alle nuove generazioni.

Ma è anche l’occasione per assaporare la cucina caratteristica del posto, che vanta alcune specialità. Su tutte la “maccaronara”, il vero piatto tipico del paese, ovvero pasta fatta a mano di cui si tramanda di madre in figlia l’esperienza. Il tutto con il piacevole contorno della musica popolare, con balli come la tarantella.

La “Notte re la Focalenzia” rappresenta dunque un recupero dell’antica tradizione contadina dal forte valore simbolico. In cui dietro ai riti legati all’accensione dei falò nelle strade del paese, si vuole alimentare, anno dopo anno, il senso dello stare insieme.

I giorni legati a questa celebrazione significano oggi, per il piccolo e caratteristico borgo dell’Alta Irpinia, un’occasione importante per far conoscere il proprio territorio e i propri prodotti locali a un numero sempre crescente di persone che vengono anche da fuori provincia.

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