“Il Governo – continua Libertino – si era impegnato nei giorni scorsi a convocare un tavolo. Cosa che non è ancora avvenuta mentre a Pratola Serra i lavoratori sono in presidio permanente, fuori dai cancelli, per rivendicare le prospettive produttive e occupazionali dello stabilimento. A Pratola – denuncia il segretario – è dal febbraio 2009 che si lavora una sola settimana al mese e da novembre è attiva la cassa integrazione straordinaria. Una perdita secca del salario medio per i lavoratori di circa 6mila euro annui”.
“Si prospettano ancora lunghi periodi di cassa integrazione – conclude – una situazione insopportabile e intollerabile. I lavoratori stanno duramente pagando la crisi. Il Governo deve da subito convocare il tavolo con l’azienda e pretendere dal Gruppo Fiat risposte certe a partire dalla situazione dei precari e degli apprendisti, sul destino produttivo di Pomigliano e Pratola Serra, a difesa dell’occupazione e della produzione”.