Flumeri – Il Citelis ha tolto i veli e si è presentato alla stampa nazionale ed internazionale, invitata questa mattina presso lo stabilimento Irisbus Iveco di Flumeri per assistere alla prima uscita del nuovo autobus, destinato a marcare il punto di riferimento nel settore del trasporto pubblico urbano. Citelis è il risultato di 269.000 ore di progettazione, utilizzate per applicare al mezzo di trasporto le più moderne tecnologie nel rispetto soprattutto dell’ambiente e del comfort di marcia. Numerosi gli spunti innovativi, che rendono il bus particolarmente confortevole, economico e leader in tema di prestazioni. Nuovi anche il telaio e i propulsori. Ne sono stati già venduti oltre duemila. Giovanni Martelli, vice presidente della Irisbus – Iveco, ha sottolineato il trend positivo dell’azienda, che vede aumentare del 16% le ordinazioni e del 12% la fatturazione nel biennio 2004-2006, conseguendo anche l’incremento delle quote di mercato, ma il dato si colora di scuro quando si riferisce allo stabilimento ufitano, per il quale le commissioni e i dati della produttività sono al di sotto delle aspettative. L’insediamento della Iveco di Flumeri si espande per un milione di metri quadrati, occupa circa novecento dipendenti ed ha costituito contatti con sessanta fornitori locali, pertanto è una realtà verso la quale l’azienda guarda con notevole interesse. Il nuovo autobus viene offerto in otto versioni, comprese tra i dodici e i diciotto metri, ed è spinto dalla motorizzazione a gasolio o a gas e può essere alimentato con il biodiesel o il biogas, nel rispetto dell’ambiente. La rumorosità esterna è stata ridotta a 75 decibel, con l’abbattimento dei 2/3 rispetto ad un mezzo tradizionale, mentre il comfort dei passeggeri è stato curato in ogni particolare, a cominciare dall’impianto di climatizzazione e dal sistema elastico realizzato con le sospensioni indipendenti. Il dirigente aziendale ha tracciato il bilancio del rilancio della produzione, avviato nel 2003 nel tentativo di dare un ulteriore impulso allo stabilimento irpino, e terminato con il lancio del Citelis ed ha anticipato che in Valle Ufita sarà costruito anche il nuovo bus della linea “coath”. Con il Citelis sono stati inaugurati anche la nuova vasca di cataforesi, che consente di immergere i mezzi con lunghezza fino a circa tredici metri, realizzando un prodotto molto resistente negli anni, e la linea di verniciatura, affidata a due robot antropomorfi. Purtroppo la produzione deve fare i conti con il pesante passivo registrato nel mercato interno, che è diminuito del 28,6% e rispetto al quale la Irisbus Iveco ha guadagnato sette punti, grazie soprattutto alla linea dei minibus. E’ in sofferenza la richiesta degli autobus in servizio urbano, ma l’azienda si sta difendendo bene. Il direttore marketing, Cristiano Viola, ha affermato che dal Citelis l’azienda si attende il consolidamento delle posizioni attuali e il recupero delle quote di mercato negative. Per sviluppare il Citelis sono stati impegnati duecento milioni di euro. E’ intervenuto anche il direttore dello stabilimento, Roberto Garatti, che ha tracciato la linea lungo la quale si è sviluppato l’insediamento industriale. (di Tiziano Tedeschi)
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