La Segreteria Provinciale della Fismic si è riunita questa mattina ad Avellino per fare il bilancio dell’attività svolta nel 2017 e programmare il lavoro per il prossimo anno che per l’Irpinia sarà l’anno del superamento della crisi iniziata nel 2008 .
“Il 2017 per la Fismic Irpina è stato un anno di successi – dichiara il Segretario Generale Giuseppe Zaolino – Abbiamo rafforzato la nostra presenza nelle fabbriche e potenziato l’offerta di servizi agli iscritti (patronato e servizi fiscali). L’organizzazione è cresciuta in contro tendenza alla concorrenza sindacale, toccando traguardi invidiabili come il superamento di quota 300 iscritti alla ex Fma di Pratola Serra .
La nostra vera forza – continua il sindacalista – è rappresentata dal numero di delegati giovani e quarantenni in un mix di uomini e donne che fanno della Fismic di Avellino una squadra forte e coesa. Le donne nel sindacato hanno contribuito a modificare la cultura maschilista nelle fabbriche e portato una ventata di sano pragmatismo. E’stato l’anno del Congresso Provinciale che ha eletto per la prima volta il Segretario e la Segreteria attraverso le primarie con voto segreto.
Di questo passaggio congressuale vado molto fiero – continua Zaolino – non solo per il 96% di consensi ricevuti ma anche per l’alta partecipazione dei nostri iscritti. Tra le tante iniziative portate avanti nel 2017, spicca il nostro 1° maggio davanti i cancelli di IIA, insieme a Don Claudio Lettieri e con lo slogan “chi crede nel lavoro non si arrende mai”. La notizia data ieri in fabbrica da Del Rosso dei 600 autobus da produrre tra Bologna e Flumeri è la conferma che avevamo visto giusto e che la ripresa nel 2018 è confermata anche dai 230 rientri di lavoratori che dopo 6 anni di peripezie ritroveranno il posto di lavoro.
Il 2018 sarà l’anno del ritorno alle assunzioni in Alta Irpinia. La Ema si conferma azienda trainante e già nei prossimi mesi si ipotizzano altre assunzioni insieme alla Sirpress e probabilmente anche alla Desmon, nella seconda metà dell’anno.
Certo – conclude il Segretaorio – c’è ancora molto da lavorare ma le premesse sono incoraggianti e per questo continueremo a combattere il disfattismo di quelli che usano piccole vertenze per dipingere di nero il quadro provinciale ed usarle per fare politica. Noi continuiamo ad essere un sindacato scomodo perché custodiamo gelosamente la nostra autonomia dai partiti e dai potentati economici”.