Firenze – Si è svolto ieri a Firenze, presso l’ Arca, l’incontro tra i sindacati nazionali e i quattro poli conciari di Arzignano, Turbino, S. Croce sull’ Arno e Solofra. Si è discusso sulla bozza della nuova piattaforma. “Il sindacato – informa il segretario provinciale della Femca – Cisl, Antonio Olivieri – ha discusso sulle integrazioni da apportare alla bozza. Abbiamo proposto, alla luce dell’ attuale finanziaria, che il fondo per la Fontan, che raccoglie tutti i chimici, deve essere gestito dagli imprenditori e sindacato e non dall’ Inps, solo cosi la categoria decollerà senza correre rischi. Abbiamo fatto richiesta di un aumento di 80 euro per il terzo livello della categoria oltre al miglioramento dei diritti e l’ aggiornamento del sistema classificatorio”. Un passo importante, a detta del sindacalista, risulta la richiesta riguardante l’assunzione dell’ apprendistato professionalizzato “per formare nuovi lavoratori, formula questa migliore del precariato, oltre al fatto che viene adottata in tutta Europa”. L’NIC, presente ai lavori fiorentini, ha chiesto al sindacato di rafforzare la struttura della Stazione Sperimentale di Napoli. “Ha sfondato una porta già aperta – dichiara il sindacalista – in quanto noi abbiamo da tempo predicato ciò. La struttura napoletana sarà rafforzata grazie ad una sorta di consorzio di ditte. E un pezzo della Sperimentale verrà a Solofra nell’ ex convento di S. Chiara come dal Pit distrettuale. Naturalmente sarà gestita da tecnici capaci di intraprendere ricerche tecnologiche nel settore della pelle”. Si è anche parlato della Fiera di Bologna apertasi mercoledì scorso. (fonte irpinianews)“Da quello che abbiamo ascoltato a Firenze – sottolinea Olivieri – i conciatori di Vicenza e S. Croce sono oberati di lavoro mentre da noi ci sono solo licenziamenti. Vorremmo che parte di questo lavoro si spostasse a Solofra e ciò potrebbe verificarsi se al termine della fiera gli operatori conciari smettessero di licenziare o ricorrere alla Cigs”. Dunque si prospetta una lenta ripresa del polo locale conciario solo dopo la fiera. (di Dante Grimaldi)