L’Olimpia Milano si aggiudica il remake della finalissima 2015 delle Final Eight di Coppa Italia e vince, per la seconda volta consecutiva, il trofeo tricolore battendo (84-74) la Dinamo Sassari. Gara bellissima disputata dalle due formazioni, sulla falsariga di tutti gli incontri giocati finora in quel di Rimini Fiera, ovvero sul filo di lana e senza lesinare ribaltoni.
Sulle note dell’inno nazionale interpretato dalla rapper – e cestista – Cecile si alza la palla a due tra Milano e Sassari. E’ Sacchetti ad inaugurare il quarto aprendo un break di 7-0 chiuso dal meneghino Macvan in uscita di timeout. Tra Lacey, Bell e ancora Sacchetti piovono triple al PalaFiera: i punteggi schizzano in alto e l’Olimpia deve inseguire a -8. Il leitmotiv non cambia nella seconda frazione, cambiano tuttavia gli interpreti con Lawal e Carter a sparare da oltre l’arco dei 6.75. Le scarpette rosse chiudono però il primo tempo in ripresa grazie alle magie di Sanders e Hickman, riuscendo a rientrare a cavallo delle due frazioni proprio quando l’inerzia sembrava tutta dalla parte della Dinamo.
La mossa di giocare col doppio (e anche triplo) play premia quel santone di Repesa, al suo posto sullo scranno nonostante il pugno sul tavolo degli arbitri sferrato in semifinale. All’ultimo quarto, quando gli isolani imbastiscono il tentativo di rimonta, l’EA7, giovata dal maggior affiatamento del proprio gruppo, replica non senza patema ai “men in pink”. Sassari, che già pregustava il tris di Coppe in quattro anni, torna in Sardegna a mani vuote ma con una consapevolezza in più: quella di essere rinata dopo un avvio di stagione sottotono.
L’Armani, davanti agli occhi del Sor Armani, si vede consegnare l’ambito trofeo dalla madrina d’eccezione della kermesse, Alice Sabatini Miss Italia 2015 rispettando il pronostico della vigilia.