Vincenzo Filomena, presidente provinciale di Alleanza di Centro, sulle dichiarazioni di Giuseppe De Mita, in occasione della fiera di Rimini: “Mentre il vice presidente della Regione Campania è impegnato a Rimini per incentivare il turismo e promuovere l’immagine di Napoli e dell’intera Campania, sui media di tutto il mondo rimbalzano le immagini di cumuli di spazzatura e delle rivolte di Terzigno. Le immagini ed i servizi di cronaca messi in onda in questi giorni su Terzigno e d’intorni promuovono Napoli e l’area metropolitana come una zona di guerra; una guerra che si ripropone con sistematica frequenza e, con sistematica insipienza, viene affrontata da Istituzioni ed Enti Locali. Una guerra che ha già prodotto e addebitato ai cittadini della Campania un incalcolabile danno economico e sociale, il cui fronte ha già raggiunto Chiaiano e tende ulteriormente a propagarsi verso le Province di Caserta, Avellino e Benevento. Pur comprendendo le motivate preoccupazioni delle Comunità che difendono diritti sociali primari quali il diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente, ci auguriamo che ogni forma di protesta incivile e violenta possa avere termine quanto prima. Apprezziamo le parole pronunciate, in data odierna, dal Presidente Caldoro il quale, interrogato in merito all’emergenza rifiuti, ha affermato che siamo in una fase in cui le Istituzioni devono saper ascoltare le istanze delle Comunità e condividere le soluzioni con i cittadini. Alleanza di Centro aveva già avuto modo di sostenere che per meglio affrontare problematiche complesse fosse necessario garantire un serio e sereno dialogo istituzionale tra le parti al fine di trovare soluzioni politiche e strutturali condivise con le Comunità interessate. Prendiamo atto del cambio di atteggiamento del Presidente Caldoro, il quale solo pochi giorni fa, aveva adottato la politica delle “porte chiuse” nei confronti del Presidente Sibilia e dei Sindaci dell’Alta Irpinia che invocavano un legittimo confronto in merito al Piano Sanitario regionale. Auspichiamo che nel governare i territori e nell’interpretare o applicare le leggi, la politica non continui a proporre risposte asimmetriche perchè la Repubblica degli uguali non presuppone una ripartizione “geografica” differente dei doveri e dei diritti. La politica dei due pesi e delle due misure non ci convince e non rappresenterebbe, a nostro avviso, la strada migliore per restituire alle Istituzioni che governano la Regione Campania la necessaria credibilità ed autorevolezza”.
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